ARTE E TRADIZIONE DA SALVARE PER LE GIOVANI GENERAZIONI

LA ZAMPOGNA MATESINA ENTRA NEL PROGETTO INTERREG

A distanza di poche settimane la zampogna, protagonista della 24esima rassegna nazionale celebrata a S. Polo Matese il 18 agosto scorso, torna in auge per un’altro importante e straordinario avvenimento.

Il 2 settembre, nell’ officina della zampogna, inaugurata proprio il 18 agosto, è iniziata la costruzione della prima zampogna, archetipo di quella che sarà, si auspica, la nuova famiglia di aerofoni con profili tecnici di alta qualità a fattura standardizzata.

Il fatto, asettico di per sé, assume rilievo per due ordini e aspetti: “in primis vede la luce, finalmente, un concreto obiettivo del progetto “Il respiro della montagna” che nella costruzione della zampogna pone il primo cardine di un grande recupero e rilancio della tradizione sampolese; in secondo luogo, meraviglia delle meraviglie, la nostra zampogna entra in un circuito culturale transnazionale.

Parliamo del progetto Europeo Interreg, la cui finalità, mind goal, è la valorizzazione delle tradizioni di musica etnica e popolare delle regioni dell’area sud-adriatica, tra cui si annoverano come parteners l’Italia, l’Albania e il Montenegro. La presenza dell’Italia nell’Entail del progetto è particolarmente viva con diversi enti e soggetti interessati: Dhitec per la ricerca scientifica, il Conservatorio Musicale Tito Schipa di Lecce, l’Aulico opera e musica, con sede in Roma e Isernia. L’Albania partecipa con l’Academia di Musica, il Montenegro con l’Associazione of Young Artists of Montenegro. L’avvio pratico della tornitura del primo elemento della nuova zampogna è stato preceduto da un incontro nel quale i maestri Piero Ricci e Roberto Bongiovanni hanno illustrato alle delegazioni dei partners presenti il percorso che a breve vedrà anche la nascita dell’Accademia per la costruzione della zampogna, con un ruolo integrante per le finalità europee del progetto Interreg. Piero Ricci ha spiegato al qualificato pubblico i plus e le caratteristiche del nuovo strumento, che arricchisce con le sue perfezioni tecniche, le elevate prestazioni e le potenzialità armoniche il campo dello straordinario patrimonio musicale, non realizzabile unicamente con i soli modelli tradizionali. La zampogna assurge così a dignità piena di un vero strumento musicale altamente affidabile. A tal fine e stato dato un saggio facendo ascoltare le note di una eloquente partitura, dal titolo Moulin (il pittore francese stabilitosi in Molise ad inizio XX secolo) scritta da Piero Ricci per zampogna e per gli allievi del corso da lui tenuto presso il Conservatorio Perosi di Campobasso. Eloquente l’esecuzione resa da suonatori in ensemble, Daniele Romano, Aldo Iezza (allievi del Conservatorio) e Franco Sacco (suonatore e costruttore). A seguire Franco Sacco ha dato avvio al procedimento di costruzione, previa breve esposizione teorica del pezzo in creazione, la campana della manca, ossia la parte terminale della canna di sinistra del nostro strumento. Grande soddisfazione per l’avvenimento è stata espressa dal presidente dell’Associazione Zampognari del Matese Angelo Di Petta, dal Sindaco di S. Polo Matese e dal consigliere regionale Armandino D’Egidio. Tutti hanno sottolineato il valore dell’iniziativa che porta lustro a S. Polo Matese e a tutta l’area Matesina. La zampogna in costruzione sarà pronta nel giro di una decina di giorni. La stessa verrà utilizzata in un concerto che si terrà verosimilmente a Campobasso il 7 dicembre prossimo.

Antonio Romano