Un nuovo servizio della Caritas diocesana di Campobasso Bojano

La Bottega di Antonietta – l’Emporio solidale

«Persistono oggi nel mondo numerose forme di ingiustizia nutrite da visioni antropologiche riduttive e da un modello economico fondato sul profitto, che non esita   a sfruttare, a scartare e perfino ad uccidere l’uomo. Mentre una parte dell’umanità vive nell’opulenza, un’altra parte vede la propria dignità disconosciuta, disprezzata o calpestata e i suoi diritti fondamentali ignorati o violati…Questo scarto si manifesta in molti modi… È aumentata la ricchezza, ma senza equità, e così ciò che accade è che nascono nuove povertà». Papa Francesco messaggio 10 dicembre 2018 conferenza ‘I diritti umani nel mondo contemporaneo: conquiste, omissioni, negazioni’.

Dall’assistenza alla testimonianza

E’ stato inaugurato a Campobasso, il 13 u.s., dal direttore della Caritas diocesana di Campobasso Bojano, don Franco D’Onofrio e dal sindaco della città, dott. Roberto Gravina, l’Emporio solidale: la bottega di Antonietta, dedicato ad Antonietta Magliocca, assistente sociale, preziosa collaboratrice della Caritas di Campobasso da oltre 20, scomparsa prematuramente, lasciando una grande eredità fatta di dedizione, esempio, coinvolgimento nelle azioni che intraprendeva con gioia ed entusiasmo. L’emporio è uno dei progetti a cui si era dedicata. E’ stato ideato quale luogo di servizio, realizzato a seguito di un lungo percorso sinergico, iniziato da più di dieci anni, “sognato, lavorato e progettato”, insieme al Comune di Campobasso che ha fornito anche un contributo economico. La Conad ha provveduto al rifornimento dei prodotti, offerti gratuitamente, quale segno tangibile di vicinanza ai poveri ed agli ultimi.  Ha, inoltre, messo a disposizione le proprie professionalità, per l’allestimento, attesa “la grande esperienza dell’azienda sul mercato della distribuzione”. Con l’inaugurazione dell’Emporio si conclude tutto il progetto della Casa degli Angeli. L’Emporio rappresenta non solo lo spazio di rifornimento, gratuito, dei beni di prima necessità, indispensabili per lo svolgimento di una vita dignitosa per le famiglie momentaneamente in difficoltà, ma anche un luogo di incontro ed accoglienza tra il servizio dei volontari ed addetti e le persone che ne beneficeranno: un posto dove la solidarietà si fa tangibile e con essa il senso di comunità e di inclusione. Saranno predisposti, per i beneficiari del servizio, percorsi di accompagnamento ed opportunità per migliorare la condizione economica e consentire una maggiore inclusione sociale, aumentando, nel contempo, la consapevolezza personale, obiettivo principale del progetto. Si avvieranno, inoltre, iniziative di ascolto, di educazione al consumo alimentare corretto e di accompagnamento all’autonomia economica. L’Emporio (mercato senza soldi) rappresenta un’evoluzione culturale e relazionale, un nuovo paradigma, un nuovo modo di concepire l’aiuto, superando l’assistenzialismo: dalla distribuzione delle borse/spesa all’accompagnamento costante delle persone in momentanea difficoltà. Dell’emporio, una scommessa, si farà carico l’intera comunità, attraverso un processo generativo di sviluppo di comunità.

Modalità di fruizione

Il Servizio sociale del Comune, le Caritas parrocchiali ed il Centro di Ascolto della Caritas individueranno, attraverso criteri oggettivi ed equi di analisi della situazione di bisogno (in base al reddito,   composizione del nucleo familiare, la tipologia e la durata del disagio, l’ISEE e altri indicatori), i fruitori del servizio che saranno dotati di una card personale sulla quale saranno caricati dei punti mensili, variabili a seconda della composizione della famiglia e scaricati ogni qualvolta si procederà all’acquisto dei prodotti. L’aiuto è a tempo determinato per evitare assistenzialismo e guidare le persone nell’autonomia. Si accede al servizio attraverso il Centro di ascolto della Caritas. Per informazioni circa gli orari ed i giorni di accesso si può telefonare al n. 0874 60694.

Una Card, una storia

Dietro ogni card c’è una storia familiare con problemi e difficoltà quotidiane da affrontate, nella considerazione che a chiedere aiuti alimentari non sono più soltanto i “bisognosi”, ma famiglie con un lavoro e con una casa che non arrivano alla fine del mese. Crescono le così dette povertà plurali, non solo per l’aumento delle persone che soffrono il disagio quotidiano, ma anche perché differenti sono i percorsi e le cause che connotano le povertà. Dice Papa Francesco «Se qualcuno non ha il necessario per vivere con dignità è perché un altro se ne sta appropriando». Le crescenti diseguaglianze a livello mondiale impongono la crescita della cultura della collaborazione, della riscoperta dei valori dell’accoglienza, della giustizia sociale, dell’equità. La nascita degli empori solidali rappresenta uno strumento di sensibilizzazione e di educazione alla lotta allo spreco ed alla promozione della solidarietà. Gli empori sono uno strumento concreto di risposta ai bisogni, un luogo di speranza e di condivisione.

Welfare comunitario

Secondo i dati del Censis emerge che nel 2021 le famiglie che vivono in condizione di povertà assoluta nel nostro Paese sono aumentate: 1 milione in più rispetto al 2019. Si tratta di individui che vivono al di sotto di uno standard di vita accettabile.

Per affrontare la complessità della povertà è necessaria la costruzione di reti sociali e solidali che prevedano l’impegno ed il coinvolgimento di tutti (Istituzioni, privato sociale, Terzo settore). Uno degli obiettivi dell’emporio solidale è la lotta allo spreco alimentare recuperando prodotti che altrimenti verrebbero smaltiti. Il progetto sarà patrimonio di tutta la città attraverso un welfare comunitario, generativo di solidarietà e produrrà azioni efficaci e concrete di cooperazione, collaborazione, offrendo servizi alla popolazione.  Inoltre, la sostenibilità sociale (attraverso l’impegno di volontari nella gestione) e la sostenibilità ambientale (recupero di alimenti) saranno gli elementi caratterizzanti del percorso di crescita e sviluppo di una comunità che si rigenera coinvolta nella ricerca del bene comune.

Silvana Maglione