La presentazione del capolavoro del mosaico di San Francesco

Mosaicando e Musicando

Difficile raccontare in breve quello che facciamo!

“Dalla parte dei più deboli”: è, quasi con certezza, il motto dell’Associazione e di tutta la nostra parrocchia. Sentirsi parte di una rete umana, solida, pronta a dare aiuto concreto a chi è in difficoltà e vive situazioni di disagio di vario tipo è il motore che muove un insieme di uomini e di donne di buona volontà, che, non solo fanno del bene, ma che sanno, con uno sguardo più attento, cercare Cristo nel volto del bisognoso. Questa è “Perfetta Letizia”.

Per chi ancora non la conoscesse, l’Associazione “Perfetta Letizia”, nonostante sia nata da pochissimi anni, è un crocevia super affollato di persone, di sostegni, di idee e di progetti! Tra questi ultimi ricordiamo, in particolar modo, “i Laboratori di Lidia” delle parrocchiane ed il laboratorio di chitarra di padre Alex.

Favorire l’inclusione sociale tra i fedeli è, quindi, uno degli obiettivi dell’Associazione e, proprio per promuovere ulteriormente ciò, è nato il progetto “MOSAICANDO e MUSICANDO”, un cammino tra fede, arte e tradizioni, finanziatoci dal Ministero delle politiche sociali attraverso la Regione Molise. Tale percorso è iniziato con la presentazione del capolavoro del mosaico di San Francesco, che ha ricevuto la sua solenne benedizione il giorno 4 Dicembre 2022.

Abbiamo capito che fare Laboratorio, significa, non solo permettere a giovani e adulti di scoprire delle proprie abilità nascoste o di raffinarle maggiormente, ma, prima di tutto, significa fare aggregazione e questo garantisce salute e benessere mentale per tutti e per tutte le età!

Lo scorso anno 2021, in occasione della festa patronale di san Pietro, “Perfetta Letizia” volle fare una sorta di sperimentazione. Organizzammo, sotto la guida di due persone esperte, Antonio di Maria e don Donato Colacicco, il mosaico del pentimento di San Pietro. Avviammo quel Laboratorio un po’ per metterci in gioco, senza immaginare ciò che ci stava aspettando in futuro. Dopo il lavoro realizzato per San Pietro, infatti, il desiderio di crescere e di tentare un “secondo round” hanno continuato ad animare le teste ed i cuori dei parrocchiani. È così che è arrivata l’idea di realizzare il mosaico di San Francesco.

Per ovvi motivi scolastici e lavorativi dei nostri artisti, il Laboratorio era aperto dalle 20 in poi, senza nascondervi che, spesso, si coprivano anche orari notturni. Si è lavorato insieme in un continuo confronto di idee e di decisioni da prendere, di quali pietre accostare e di quali tagli realizzare. Il meraviglioso risultato che ne è venuto fuori non solo ci riempie di gioia ma comunica, a chi ha la possibilità di ammirarlo, che insieme si possono fare grandi cose!

Grazie ai nostri maestri sopra citati, abbiamo imparato tante tecniche e tanti segreti ma uno, in particolare, è imprescindibile. Per lavorare ad un mosaico, come potrebbe venir naturale pensare, sono fondamentali mano ferma per tagliare la pietra e precisione per fissare ogni singolo pezzetto. Ma non è tutto! Credeteci, l’ingrediente che non deve mai mancare è avere un animo sereno e gioioso. Può capitare a tutti di avere la giornata “no” e, in tal caso, la soluzione migliore non è, di certo, tenersi lontani dalle iniziative. Nel nostro Laboratorio, tra un rompere pietre e incollarle, si prega e ci si ascolta; tra una pausa e l’altra, i ragazzi portano con sé i libri e si aiutano; tra un boccone e l’altro, ci si confida e si impara a conoscersi. Un mosaico è fatto di tanti tasselli, tutti diversi tra loro: chi più squadrato, chi più arrotondato; chi più ruvido, chi più levigato. Portare avanti questo tipo di lavoro, oltre a darci maggiori occasioni di preghiera in comunità, ci ha fatto riflettere e condotti a paragonarci proprio ad un mosaico, il quale, composto da innumerevoli pezzi imperfetti, è, in realtà, un capolavoro; in egual misura noi esseri umani, noi fedeli: tutti diversi, gli uni dagli altri ma che, se animati da un grande spirito di unità e di comunione, possiamo essere forti insieme, proprio in sintonia con quello che è il progetto di Dio.

In un periodo come questo, animato maggiormente da beni materiali e apparenze, chi potevamo scegliere come protagonista del nostro artefatto se non san Francesco? Emblema di povertà, carità e fratellanza!

La serata del 4 Dicembre, nell’osservare il titolo del progetto, è stata suddivisa in due parti: nella prima, si è parlato del mosaico, del suo Laboratorio e di quello che sarà il suo percorso futuro; mentre, la seconda parte, ha avuto un taglio musicale, nella quale si sono esibiti sia i giovani dell’oratorio, con canti e musica francescana, sia il coro parrocchiale “Gaudete”, il quale vanta ormai la sua tradizione di anni all’interno della comunità di San Pietro.

Nel corso della serata di presentazione sono stati ringraziati tutti i Soggetti che hanno sostenuto la nostra proposta, in fase di progettazione: alla parrocchia di San Pietro Apostolo; ai frati tutti della comunità, che hanno garantito anche un piccolo cofinanziamento al progetto; alla Diocesi di Campobasso, all’ATS (Ambito Territoriale Sociale); al Comune di Campodipietra; al Comune di Scapoli, unitamente all’Associazione “Armonie in movimento” di Cristian di Fiore – è stato pensato anche l’avvio di un Laboratorio Di Zampogna e Ciaramella, strumenti autentici della nostra tradizione molisana; all’ Istituto Comprensivo “F. Jovine”; all’Associazione “Liberamente Insieme”; all’Unitalsi; al CSA (Centro Sociale Anziani) Colle dell’Orso; alle due Associazioni musicali “Wagner” e “Lanaro”; alla Rete; a Cittadinanzattiva Molise e, infine, al CSV (Centro di Servizi al Volontariato). Successivamente, i ringraziamenti sono stati dedicati a tutti i ragazzi che hanno dedicato il loro tempo, il loro impegno e la loro fede per la realizzazione di questo progetto: i fratelli Samuele ed Andrea Presutti, le sorelle Elisa e Chiara Abbrescia, Stefania Caruso, Lucia Guglielmo, Valeria Barbiero, Anna Zingaro e, poi, ancora Danilo Ricciardi, Annalisa Del Rosso, Ester Pattavina e Anna Di Mella.

Ultimi ma non perché di minore importanza sono stati i ringraziamenti rivolti a quelle che, non solo sono stati gli organizzatori del progetto, ma che sono delle vere e proprie guide per i ragazzi: Viviana Occhionero, Gianni Merlo e Giovanna Pizzuto. Grazie alla loro presenza costante, ai ragazzi non è mai mancato nulla: dalle continue consulenze su come andare avanti nel lavoro alla fornitura del materiale, degli attrezzi e anche dei viveri quando c’era bisogno di energie; dalla condivisione di momenti gioiosi alla disponibilità ad ascoltarli e sollevarli qual ora ce ne fosse bisogno.

Ci auguriamo che questo nostro lavoro su san Francesco possa essere fonte di preghiera, di pace interiore e di rinascita spirituale per tutti coloro che vengono a contemplarne non solo l’armonia dell’immagine ma anche il grande amore di Dio che Egli sprigiona verso di noi.

La Comunità di San Pietro Apostolo