ACCORGERSI Rubrica a cura della Scuola di Cultura e Formazione Socio-Politica “G.Toniolo”

“LA PACE, FRUTTO DI UN IMPEGNO CONDIVISO”

Messaggio per la Pace

Se Dio sogna un mondo di pace, l’uomo ha il compito di realizzarlo nella fraternità. Nel suo messaggio per la pace, Papa Francesco ha offerto un’analisi molto forte riguardo il nostro mondo sfinito dalle violenze e ha denunciato che “nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione solidale. Come ai tempi degli antichi profeti, anche oggi il grido dei poveri e della terra non cessa di levarsi per implorare giustizia e pace”.

 

Guerra e fame

Nessuno può restare indifferente davanti alle drammatiche condizioni in cui versano migliaia di persone costrette dalle guerre e dalla fame a fuggire verso terre di speranza, verso un futuro luminoso.

Sono ancora molti i popoli devastati dall’odio. Le guerre continuano a spargere sangue.

Ci sono conflitti in tutti i continenti del pianeta. E a pagarne le tragiche conseguenze sono soprattutto i poveri, gli innocenti. L’appello che fa il Papa è che “tutti possono collaborare a edificare un mondo più pacifico: a partire dal proprio cuore e dalle relazioni in famiglia, nella società e con l’ambiente, fino ai rapporti fra i popoli e fra gli Stati”.

 

Le vie della Pace

Esistono tre vie per la costruzione di una pace duratura: il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi; l’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo;

il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana. Senza questi tre elementi ogni progetto di pace si rivela inconsistente.

Le vie della pace ci portano a capire realmente che “dialogare significa ascoltarsi, confrontarsi, accordarsi e camminare insieme”; che possiamo imparare gli uni dagli altri, facendo germogliare i sogni, suscitando profezie, alimentando le speranze, specie in questo buio della pandemia, guarendo le nostre ferite con la consolazione reciproca.

Lì dove ancora non c’è, abbiamo il dovere di costruire assieme percorsi di pace, nonché luoghi e contesti privilegiati per un autentico dialogo intergenerazionale, perché “senza le radici, come potrebbero gli alberi crescere e produrre frutti?”.

 

Il filo dell’indifferenza

Il mondo si sta attorcigliando col filo spinato dell’indifferenza, che tanto ricorda purtroppo la corona di spine inflitta a Gesù, lungo la via del calvario. Davanti a questi “nuovi muri” che anche l’Europa sta innalzando per impedire il passaggio a profughi e rifugiati, chiediamoci se abbiamo un progetto di pace. Le spese militari sono destinate ad aumentare. E noi, come cristiani, che cosa facciamo per impedire questo?

Il Papa suggerisce che è “opportuno e urgente che quanti hanno responsabilità di governo elaborino politiche economiche che prevedano un’inversione del rapporto tra gli investimenti pubblici nell’educazione e i fondi destinati agli armamenti”.

Promuoviamo in tutti i modi possibili questo processo di disarmo internazionale per investire le risorse finanziarie per l’occupazione, la salute, la scuola, le infrastrutture, la cura del territorio.

 

Il nuovo paradigma culturale

E’ da qui che può partire il nuovo paradigma culturale, “con un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l’umanità intera, nel formare persone mature”, cioè di coscienza, di valori, che sappiamo difendere la dignità di chiunque, non lasciando indietro nessuno. La Pace consiste perciò nel creare le condizioni per un giusto equilibrio tra libertà economica e giustizia sociale, incentrato sulla solidarietà e sull’alleanza. La strada da percorrere è quella del Vangelo, unica arma della Pace.