Il Processo Post Sinodale Nella Chiesa di Campobasso-Bojano

“VIANDANTE, IL CAMMINO NON C’È, LO SI FA CAMMINANDO”

L’espressione di Antonio Machado, poeta e scrittore spagnolo (1875-1939), la propongo a me e a quanti hanno fatto e fanno fatica ad accogliere il Sinodo come un elemento costitutivo della fede in Cristo: la Chiesa è Sinodo e il Sinodo è Chiesa! San Giovanni Crisostomo amava affermare: «Chiesa è nome che sta per sinodo» (S. Madrigal, Che cos’è il cammino sinodale? Il pensiero di papa Francesco, in Civiltà Cattolica 2/16 ottobre 2021, 17). Si sa che la vita ecclesiale è fondata su tre pilastri: l’insegnamento degli apostoli (Parola), la fractio panis (Eucaristia) e la fraternità (Sinodo) (cfr. At 2,42). Si cammina insieme! Si spezza il Pane insieme! Si apprende il Vangelo insieme! Certo, è importante la relazione intima, profonda, a volte solitaria, con Cristo Gesù! Se questo incontro con Lui è vero, contagioso, Egli ti porta necessariamente a condividere, a solidarizzare, a incontrare, ad ascoltare e per questo dovrai camminare, andare verso tutti e narrare.

Fasi del processo sinodale

«Quello che è da principio, quello che odi, quello che vedi con i tuoi occhi, quello che contempli e che le tue mani toccano del Verbo della vita, lo annunci con gioia» (cfr.1 Gv 1,1-3). È la fase narrativa del processo sinodale auspicata dal Consiglio Permanente della CEI, come incipit di un cammino che dovrà raccogliere «i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire, sulla base delle domande preparate dal Sinodo dei Vescovi su “partecipazione, comunione e missione”». La narrazione sarà feconda se ciascuno sa rievocare, non solo per aver ascoltato o celebrato il Signore della vita, ma per esperienza vissuta sulla scia di quanto riferito dai samaritani alla Samaritana: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo» (Gv 4,42). Questo serve per dare una meta al nostro camminare insieme. Qual è la meta della Chiesa-Sinodo? Raggiungere Cristo, il Salvatore del mondo! Perché è la Vita «come in cielo così in terra»! Secondo quanto stabilito, il Consiglio Permanente della CEI, seguirà la fase sapienziale, nella quale i christi fideles laici, con l’aiuto dei pastori e dei teologi, scruteranno ciò che sarà emerso nelle consultazioni capillari previste nel 2023-2024. Nel 2025 un’assemblea sinodale dovrà «assumere alcuni orientamenti profetici e coraggiosi da riconsegnare alle chiese locali». Appare, così, quello che papa Francesco ha riferito alla diocesi di Roma: «Questo itinerario è stato pensato come dinamismo di ascolto reciproco, voglio sottolineare questo: un dinamismo di ascolto reciproco, condotto a tutti i livelli di Chiesa, coinvolgendo tutto il popolo di Dio» (Papa Francesco, Ai fedeli della diocesi di Roma, 18 settembre 2021).

Organizzazione della terza fase nella diocesi locale

La chiesa di Campobasso-Bojano, dove abbiamo vissuto e celebrato il sinodo diocesano, sarà un’occasione per narrare «racconti, desideri, sofferenze e risorse» di tutti gli intervenuti nella fase del Sinodo pensato (2016-2019) e del Sinodo celebrato (2019-2020). “Ora siamo nella terza fase del Sinodo, quella decisiva e attuativa, carica di urgenze pastorali per la nostra realtà diocesana” (G. Bregantini, Indicazioni per attuare le proposte sinodali nelle Foranie, Campobasso 14 ottobre 2021). La terza fase prevede quattro passaggi: 1. esposizione da parte dell’arcivescovo del Liber Sinodalis alle sei Foranie, alla presenza dei vicari foranei, dei parroci e dei vari organismi parrocchiali; 2. presentazione, affidata al vicario foraneo, assieme al parroco, o a una persona competente dei Sei Doni (contenuti nel Liber Sinodalis) alla Comunità parrocchiale convocata in un’apposita Assemblea aperta a tutti, a termine della quale, si formeranno sei gruppi di studio per trarre dai Sei Doni proposte e orientamenti utili alla Parrocchia; 3. riferire in Assemblea parrocchiale i suggerimenti e gli indirizzi individuati dai suddetti gruppi; 4. riportare in sede foraniale le decisioni assunte da ogni singola parrocchia. Sarà questo un modo di vivacizzare le nostre comunità per dare a esse un volto nuovo nell’attesa della Parusia. Coraggio, chiunque tu sia, viandante dei nostri giorni! Anche se per te il cammino non c’è, lo si fa camminando … verso Cristo! Insieme!

Fr Giancarlo Li Quadri Cassini