Nuovo partito cattolico

La persona e la famiglia al centro dell’esistenza

Il coordinatore regionale per il Molise in una nota al direttore esprime il suo punto di vista, intervenendo nel dibattito che la nostra rivista ha aperto sulla nascita di “Insieme”

 

Ho letto con piacere su IntraVedere (numero di novembre) le notizie sulla nascita del partito INSIEME, del quale sono coordinatore regionale per il Molise, su designazione della Segreteria Politica Collegiale Nazionale.

Pertanto, sento l’esigenza di ringraziarLa per aver considerato l’evento meritevole di spazio nella rivista.

Ringrazio anche il Comitato di Redazione, per la proposta di “…aprire un dibattito …sulla questione … per un sapiente confronto e discernimento comunitario” e i noti studiosi ed esperti, che hanno voluto esternare considerazioni, riflessioni e valutazioni, per presentare INSIEME agli attenti lettori.

Volendo adempiere alla funzione assegnatami, rappresento – alla luce delle difficoltà che si incontrano, quando (in questo nostro tempo) si avvia la trattazione di un tema politico – la necessità di aprire ogni discorso attingendo ai documenti, per illustrare convenientemente motivazioni e finalità, che hanno portato alla nascita del nuovo partito INSIEME, per cui esso merita di essere messo al riparo da malintesi e pregiudizi, nocivi sia alla conoscenza che al raggiungimento  degli obiettivi che la rivista si è dati. A tal fine, ritengo opportuno fornire gli elementi fondativi, che hanno portato alla nascita del nuovo partito.

Mi riferisco ai principi e  valori primari, approfondimenti e puntualizzazioni (che dal 5 nov. 2019 – data del Manifesto Zamagni* – si sono susseguiti nel dibattito fino all’Assemblea Costitutiva Nazionale dei giorni 3 e 4 ottobre 2020**) approvati e riportati nello Statuto per quanti vorranno convintamene sottoscrivere la loro adesione al nuovo partito INSIEME.

I documenti riferiti sono consultabili per via telematica.

Ad essi meritano, per sintesi e chiarezza, di essere aggiunte le dichiarazioni rese dai fondatori e approvate dall’Assemblea il giorno il 4 ottobre 2020.

 

“INSIEME”  UN PARTITO  “NUOVO”  NEI  CONTENUTI  E  NEI  METODI  PER ANDARE  OLTRE  BIPOLARISMO  E  DIASPORA !”

 

Non è uno slogan, in quanto INSIEME intende ripartire dal pensiero, per restituire alla Politica dignità e ruolo. Ciò vale a maggior ragione per quanti aspirano a ridare vigore al grande e antico filone della cultura e della storia del cattolicesimo politico, rinnovandolo e adeguandolo alle nuove condizioni del mondo, dell’Italia e degli italiani. Anche noi possiamo  rivendicare a pieno titolo l’esercizio di una nostra funzione pubblica agli occhi del Paese e per il Paese e vederci riconoscere un qualcosa che ad altri non è negato.

Stefano Zamagni (autore del Manifesto del 2019) ha aperto con questi concetti –  introdotti dal richiamo all’art. 49 della Costituzione – i lavori dell’Assemblea costituente convocata a Roma, sia con una partecipazione in presenza, sia con i tanti collegati telematicamente, il cui sbocco è stato la costituzione di una forza politica organizzata, che crede nello sviluppo quale espressione di libertà e di liberazione dal bisogno.

Si è avviata così l’iniziativa politica che parte dai territori, rappresentati dalla partecipazione di tante persone provenienti da tutte le regioni italiane. E’ evidente che i sommovimenti in atto nella società e nella politica italiana scuotono le coscienze di molti e stimolano verso un impegno nei confronti della cosa pubblica.

Il partito INSIEME intende andare oltre la stagione della cosiddetta diaspora dei cattolici e del bipolarismo dominante degli ultimi 25 anni, le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, a partire dalla diffusione dell’astensionismo e dal distacco dei cittadini dal sistema politico e dalle istituzioni.

Bipolarismo e diaspora sono causa ed effetto di una male interpretata ricerca della cosiddetta governabilità, che oggi appare largamente insoddisfatta, mentre non è stata risolta la questione della rappresentatività. Si tratta di due fenomeni alimentatisi a vicenda, a dispetto della ricca articolazione sociale del nostro Paese che rigetta ogni imposizione astratta di un modello proprio di altre realtà, come sono quelle dei paesi anglosassoni.

Ogni vera ed efficace presenza politica non può che partire dal basso assicurando inclusione e partecipazione. In questo senso, INSIEME ha la pretesa di essere partito nazionale e popolare, termini intesi nella loro accezione più positiva e più costruttiva.

Zamagni ha illustrato l’impegno diretto alla trasformazione che, inevitabilmente, riguarda i contenuti e il metodo dell’agire politico proposto da un partito laico, ma non laicista: il rifiuto della cosiddetta democrazia diretta, che ignora il ruolo delle organizzazioni politiche, in cui liberamente i cittadini si raccolgono, per seguire un progetto collettivo e condiviso; il rifuggire dalla politica negativa che trasforma gli avversari politici in nemici e li demonizza; che pratica il metodo politico ispirato alla mitezza, che non vuol dire rinuncia.

La sostanza è quella del riconoscimento dello spazio proprio dell’essere umano all’interno dell’evoluzione scientifica e tecnologica in modo che scienza e tecnologia concorrano pure esse a dare una maggiore compiutezza al senso della vita e dell’esistenza, che pone al centro la Persona e la Famiglia , la ricchezza e la libertà delle loro relazioni.

INSIEME è il partito nuovo, perché si pone il problema della centralità di queste due entità, che stanno alla base di ogni comunità umana allargata nel concepire un nuovo modello di economia e di welfare, sulla base del riconoscimento del fatto che Persona e Famiglia vengono prima dello Stato e che dalla trappola rappresentata dalla contrapposizione tra liberismo e neostatalismo ci si libera con il riconoscimento che non basta più la ricerca del progresso, se esso non è sostanziato da uno sviluppo integrale destinato a coinvolgere tutti gli esseri umani.

Zamagni ha illustrato (e l’Assemblea ha approvato) la triplice scossa di cui farsi animatori:

– quella spirituale: per superare la paura del nuovo, respinto perché non s’intende fare alcun

cambiamento;

– quella operativa: perché il mondo cattolico ritrovi la passione per un pensiero “alto”;

  • quella che deve riguardare il mondo politico completamente da rigenerare.
  • Monsignor Gastone Simoni (vescovo emerito di Prato, da sempre una delle principali guide spirituali del gruppo di amici, attenti alla formazione e al pre-politico come palestra di esperienze), che ha lavorato per definire un rinnovato  impegno laico dei cristiani democratici e popolari, ha evidenziato il passaggio da movimento a vero e proprio partito politico di struttura democratico costituzionale, d’ispirazione cristiana, aperto a credenti e non credenti. Non il partito cattolico, quanto piuttosto il frutto della convergenza di tante persone ed esperienze aggregative, capaci di superare tante difficoltà, per ritrovarsi in un soggetto “nuovo” e unitario, che nasce nella giornata di San Francesco.

Con questo spirito e per queste ragioni Le rinnovo i ringraziamenti e saluto i Suoi collaboratori di IntraVedere.

E’ solida la speranza di sapere coronato da successo il Suo invito al dibattito su INSIEME, soprattutto se esso si indirizzerà sul percorso suggerito dalle riflessioni del dott. Antonio d’Aimmo.

Per quanto è nelle mie possibilità e conoscenze, sono disponibile ad ogni integrazione e ulteriore informazione “sulla questione”.

Gaspero Di Lisa