UN GIUBILEO PER GLI ANZIANI

MEMORIA, SPERANZA E COMUNITÀ

Il Giubileo dedicato agli anziani è un’occasione per riconoscere e celebrare il valore che le persone della terza età portano nelle famiglie e nelle comunità; è un tempo di grazia che invita a guardare al vissuto come a un dono prezioso da preservare. Gli anziani, custodi di memoria, esperienza e saggezza, ricordano il valore di un amore che non si arrende e mostrano che ogni stagione della vita conserva la sua bellezza; questo Giubileo è un invito a coltivare il rispetto e la cura per chi ha percorso la strada del passato, per costruire una società più umana, solidale e inclusiva.

Tra le autorità civili, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, Bibiana Chierchia, ha messo in evidenza come i centri sociali anziani rappresentino il cuore pulsante della comunità, essendo sia luoghi di aggregazione e sia angoli di ascolto dei bisogni delle persone anziane e delle loro famiglie.

Ha sottolineato come lavorare a stretto contatto con centri di questo tipo significa comprendere a fondo le esigenze del territorio, invitando ad entrare nell’ottica di come al loro interno ci sia molta vitalità e iniziativa e ad essere spettatori e protagonisti del sorgere di legami autentici e momenti di condivisione capaci di unire generazioni diverse.

Durante la sua omelia, il Vescovo Biagio Colaianni ha evidenziato come il Giubileo degli anziani si inserisca pienamente nel cammino del Giubileo della Speranza ed ha sottolineato quanto, in un mondo che corre e spesso perde il senso della vita e delle relazioni, sia fondamentale ribadire che ogni persona ha valore agli occhi di Dio, in particolare chi porta con sé il dono di una lunga esperienza; ha affermato, poi, che gli anziani non sono soltanto destinatari di attenzioni, ma possono ancora offrire molto: la loro preghiera, il loro amore, la loro capacità di trasmettere saggezza e custodire la speranza.

Il Vescovo ha richiamato il passo evangelico delle nozze di Cana, spiegando che, come Gesù trasformò l’acqua in vino, così anche gli anziani rappresentano il vino buono e prezioso, forse non sempre riconosciuto dalla società ma in realtà il più autentico e ricco di valore; Colaianni ha insistito sul fatto che la speranza non è solo attesa di un futuro migliore, ma vita concreta già oggi, fatta di relazioni vissute nella pace e nella solidarietà reciproca. Al termine delle sue parole, ha esortato gli anziani a considerarsi protagonisti di questa stagione della vita, con la certezza che il loro contributo rimane una ricchezza insostituibile per la comunità e per la Chiesa.

Tra i presenti la presidente del Centro Sociale Anziani “L’Incontro”, Anna Preziosi, ha raccontato con entusiasmo la vita quotidiana della realtà che guida, spiegando che il centro si propone di far uscire le persone della terza età dalle proprie abitazioni, offrendo loro giornate di serenità, attività e relazioni autentiche; inoltre, ha descritto il centro come una vera componente della vita familiare dei soci, capace di colmare vuoti e creare nuove opportunità. Infine, la presidente ha lanciato un messaggio di unità e solidarietà: anche se qualcuno avanza con idee più innovative e altri faticano a stare al passo, la forza del gruppo sta nello stare insieme: l’unione, ha ribadito, è la vera ricchezza che consente di affrontare il futuro con fiducia.

Il Giubileo degli anziani non è solo un evento liturgico, ma un segno concreto di speranza e comunità: è la certezza che la vita, in ogni età, conserva dignità e bellezza; che la memoria degli anziani è un patrimonio collettivo e che il loro contributo fatto di saggezza, amore e pazienza è indispensabile per costruire un futuro più solidale.

Come ha evidenziato il Vescovo Colaianni, gli anziani sono il vino migliore: quello che la società a volte dimentica, ma che custodisce il sapore più autentico della vita; così, questo Giubileo diventa un invito a gustare insieme la ricchezza di una stagione che è una luce capace di illuminare il cammino di tutti.

Valentina Capra