Come ogni anno, viene organizzato, da parte di una diocesi ospitante, il Convegno Nazionale dell’Ordo Virginum, che rappresenta un’occasione preziosa di scambio ed arricchimento spirituale sia per le consacrate, sia per chi vuole conoscere questo tipo di vocazione ed iniziare un cammino di formazione nella diocesi di appartenenza. In Italia, infatti, esso è presente in 80 Diocesi ed annovera circa 500 donne già consacrate e circa 200 in cammino.
Il nostro Incontro nazionale si è tenuto a Torino da domenica 25 a mercoledì 28 agosto 2024 e insieme per provare ad affrontare per aprire nuovi processi e intraprendere cammini stimolanti. L’incontro si è articolato in momenti di preghiera, ascolto e condivisione che hanno aiutato a riflettere sulla gioia della nostra consacrazione nella e per la Chiesa, nella cura delle relazioni con il vescovo diocesano, con le sorelle dell’Ov, con il mondo del lavoro e con la nostra comunità di appartenenza. Si è concluso mercoledì, 28 agosto 2024, quell’appuntamento annuale che quest’anno è stato dedicato al tema “La vergine consacrata nella sinfonia della Chiesa: la cura delle relazioni”.
L’incontro a Torino-Valdocco è stato un momento di grande grazia, che ha visto la presenza di duecento partecipanti tra consacrate, formande, delegati diocesani O.V. e Vescovi, tutto è stato vissuto sotto lo sguardo di Maria Ausiliatrice e di don Bosco. Grande è stata la generosità dell’Ordo Virginum locale di cui si è respirato il desiderio della santità nel quotidiano, in un rinnovato impegno nel curare le relazioni con Dio e con gli altri nella gratuità di chi ha fatto della sua vita un dono.
Un grazie particolarissimo – scrivono in una nota le responsabili dell’O.V. – all’arcivescovo Roberto Repole che ci ha aiutato a cogliere la bellezza della Chiesa e l’identità della vergine consacrata all’interno di essa. Mons. Repole ci ha aiutato a riflettere sulla relazione tra la consacrata e il Vescovo nella diocesi. In particolare, ha sottolineato la dimensione comunionale nella Chiesa e l’importanza della testimonianza di una presenza che interpella e stimola processi del cammino di chiesa sinodale. Suor Katia Roncalli, una suora francescana, ha sviluppato egregiamente la sua riflessione a partire dalle relazioni generate in Cristo alle relazioni generative di vita, con uno sguardo prettamente femminile sullo stile di una presenza e testimonianza nell’ambito diocesano.
“In sintonia con il Cammino sinodale della Chiesa italiana che si appresta a vivere la Fase profetica, abbiamo scelto di approfondire la dimensione comunionale nella Chiesa e l’importanza di essere anche noi, nelle nostre diocesi, operatrici di comunione, curando tutte le relazioni: con il vescovo diocesano, con le sorelle dell’Ov, con la nostra comunità di appartenenza, con quanti con noi condividono gli spazi di vita e lavoro.
La nostra consacrazione ci invita a essere segno della gioia del Vangelo nell’ordinario”, ciò hanno sottolineato le quattro consacrate del Gruppo per il Collegamento che, proprio in occasione dell’incontro nazionale, è stato rinnovato per il prossimo biennio 2024-2026. Così oltre a suor Katia Roncalli, anche altre voci sono state un segno di armonico invito a rimetterci in cammino insieme per servire l’umanità nella gioia. In vista dell’Anno Santo “le vergini consacrate in Italia siano sempre più testimonianza e immagine della Chiesa sposa e aiutino a svelare il volto di Cristo che, come ci indica la Sindone, è volto del crocifisso risorto, unica speranza che non delude”, ha detto monsignor Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma, referente Cei per l’O.V., che ha preso parte alle quattro giornate torinesi.
Intenso e partecipativo è stato il pellegrinaggio al Santuario della Consolata per l’affidamento a Maria, con la preghiera presieduta dal vescovo monsignor Paolo Ricciardi. Così la visita al Duomo di San Giovanni dove il professore Bruno Barberis (Università di Torino) ha guidato professionalmente un incontro su “La Sindone: specchio del Vangelo e provocazione all’intelligenza”. A riguardo c’è stata anche la partecipazione del vescovo di Saluzzo, monsignor Cristiano Bodo, e del vescovo ausiliare di Torino, monsignor Alessandro Giraudo. Mercoledì 28 agosto si è concluso il nostro Incontro con la Tavola rotonda sulla cura delle relazioni nelle situazioni di fragilità ascoltando testimonianze di volontariato in carcere, di servizio nel Cottolengo, di presenza attiva nel Sermig Arsenale per la Pace. Abbiamo, gradito la presenza di S.E.m.R. Card. Giorgio Marengo, missionario della Consolata, prefetto apostolico di Ulaanbaatar, capitale della Mongolia, che ci ha raccontato la sua esperienza di missionario di frontiera in un paese in cui i cristiani rappresentano l’1%. Tanti sono stati i motivi che ci hanno spinto a partecipare a questo Incontro nazionale: tematiche significative per la nostra vita, relatori che hanno permesso di interrogarci e ci hanno stimolato, così come i lavori di gruppo di conoscenza reciproca e di approfondimento, la preghiera corale allo Sposo della nostra vita, tutto è stato un crescendo di comunione, di arricchimento, di condivisione, di grande partecipazione, di gioia piena di ognuna di noi.
Pina Spicciato o.v.