SULLE TOMBE DEI SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO

ANCHE IL MOLISE ALLA «VISITA AD LIMINA APOSTOLORUM»

Il 5 aprile, in Vaticano, Sua Santità Papa Francesco ha ricevuto i vescovi della Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana (CEAM) nella tradizionale Visita “ad Limina Apostolorum”, una visita compiuta a cadenza quinquennale con l’obiettivo di presentare una situazione completa sulla vita comunitaria delle diocesi sotto l’aspetto religioso, culturale e sociale.

Una visita ad limina Apostolorum è all’apice tra le relazioni delle Conferenze Episcopali con il Papa: una circostanza in cui il Pontefice offre ascolto e sostegno di fede.

Un evento di questo tipo è articolato in tre momenti: il pellegrinaggio ai sepolcri dei Principi degli Apostoli, l’incontro con il Pontefice, i colloqui presso i Dicasteri e gli Organismi della giustizia della Curia Romana.

A dare riscontro sull’incontro del 5 aprile con il Santo Pontefice è il cardinale arcivescovo de L’Aquila e presidente della CEAM Giuseppe Petrocchi, intervistato da Radio Vaticana – Vatican News: “Abbiamo incontrato il Papa – afferma – prima di tutto per riconfermare in modo pieno e convinto l’unità nostra di pensiero e di sentimenti e di comportamento: sempre e dovunque sub Petro e cum Petro”.

L’incontro, da quanto riportato dal cardinale Petrocchi, è stato vissuto in “comunione con il Papa” in un “clima di paternità accogliente” che si è mutata in “comunicazione a tutto campo intera e semplice”.

“I temi che sono venuti fuori sono quelli che in ogni diocesi rappresentano i centri di gravitazione della vita pastorale, ma anche della progettualità, quindi, aspetti che evidenziano insufficienze fratture nella relazione fraterna ma anche punti importanti di sinergia”, afferma il porporato.

L’incontro con il Santo Pontefice si è svolto alla vigilia del quindicesimo anniversario del sisma del 6 aprile che colpì L’Aquila e i comuni del suo hinterland, riportando danni all’Abruzzo e alle regioni limitrofe, con un bilancio di 309 vittime, più di 1600 feriti e milioni di euro di danni; racconta il Cardinale come da questo tragico evento si intraveda il segno di un’ “alba nuova, grazie alla fede e alla tenacia della popolazione e grazie all’intervento salvifico di Dio l’Onnipotente che sa trasformare il male in bene”.

“La comunione è stata anche capacità da parte nostra di accogliere le indicazioni che ci ha donato e questi sono come dire tesori di sapienza che portiamo con noi e che cercheremo di mettere in circolo nella chiesa nella quale siamo operatori di unità”.

All’adunanza il Molise è stato ritratto dai pastori delle rispettive circoscrizioni vescovili; il neo-arcivescovo S.E.R. Mons. Biagio Colaianni ha partecipato e rappresentato la Diocesi Campobasso-Bojano.

Afferma di essersi sentito molto “accolto dal Pontefice in un clima caloroso e familiare”.

A supporto del conferimento sugli aspetti religiosi, culturali e sociali della diocesi rappresentata da S.E.R. Mons. Biagio Colaianni ha partecipato anche l’uscente S.E.R. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, testimone degli ultimi anni della vita comunitaria diocesana.

Valentina Capra