BORGHI MOLISANI

CASTELLO CIAMARRA LA CASA MUSEO DI TORELLA: UN TESORO CULTURALE NEL CUORE DELLE COLLINE

La primavera porta con sé un incanto unico, un’esplosione di colori e profumi, che risveglia non solo la natura, ma anche i ricordi più cari dell’infanzia. Tra i momenti più preziosi di questa stagione c’è sicuramente quello delle camminate e dei giri domenicali con i propri genitori, che non erano solo un modo di godere della bellezza della nuova stagione, ma rappresentavano anche un legame con le tradizioni familiari. Seguire le orme dei nostri genitori, nei luoghi che hanno amato e che hanno fatto parte della loro vita è un modo per preservare la continuità e l’importanza delle radici familiari. Uno dei percorsi più amati dai miei genitori era: Castropignano, parco dell’Annunziata e per finire Torella del Sannio, dove, camminando mano nella mano tra gli stretti vicoli, saliti una serie di gradini in pietra arrivavamo all’ antico maniero della pittrice e musicista Elena Ciamarra. Ho sempre immaginato di potere incontrare e conoscere personalmente l’illustre artista, pensando che, arrivati davanti al castello, ci avrebbe aperto la porta e invece, puntualmente, rimanevo delusa, perché ad aprirci c’era una conoscente di mia madre.

Il castello è una fortezza medioevale di epoca angioina con 3 torrioni, sopravvissuta a 2 terremoti: uno del 1566, che distrusse l’ala ovest e l’altro del 1805, che provocò il crollo delle mura ad eccezione delle 4 torri laterali. Questa fu acquistata dalla famiglia Ciamarra dai Caracciolo nel 1815, allo stato di rudere ed assunse, ricostruita, le fattezze che attualmente conserva. Qui visse Elena Ciamarra (1894-1981), una tra le pochissime donne a conseguire nel 1916, presso il Conservatorio di Napoli il diploma di pianoforte e violino, quello di composizione e direzione d’orchestra. Ma è soprattutto alla pittura che dedicò il suo interesse e il suo tempo. Frequentò la scuola d’arte e viaggiò in tutta Europa per visitare musei e gallerie d’arte. Nel castello di Torella dipinse la gente del posto, i contadini e la campagna circostante.

Le stanze, che oggi si visitano, sono ubicate nella parte più antica dell’edificio e sono state riallestite per esporre un numero importante di opere della pittrice.

Nella camera da letto è stato ricreato l’ambiente più evocativo della vita dell’artista: qui si trova il suo cavalletto, la tavolozza, il cappello di paglia per le sedute all’aria aperta, il camice da lavoro, ancora macchiato di colori, il letto, un pianoforte e pareti tappezzate di quadri. Il castello è un luogo magico, dove i colori prendono vita sulle tele, che sembrano raccontare storie millenarie.

Tradizioni e gastronomia

Oltre all’arte e alla cultura, Torella offre anche esperienze autentiche legate alla tradizione culinaria molisana. I visitatori possono deliziare il palato con piatti tipici della regione, come la pasta fatta in casa (pezzelelle e fagioli), l’immancabile scattone, formaggi e salumi locali, vini pregiati che rendono omaggio alla ricchezza del territorio.

Appuntamenti da non perdere sono:

“R’fuoc de l maitniat d Sant’Antonio”, festa dedicata a S. Antonio Abate;

  • Festa del patrono S. Clemente Martire, che si festeggia due volte durante l’anno: il martedì dopo la Pentecoste e con la fiera del 15 ottobre;
  • A luglio “Borgo in cantina” percorso enogastronomico, organizzato nel cuore del centro storico;

I carri allegorici il 14 agosto;

  • I giochi popolari il 16 agosto.

Torella, immerso tra le colline molisane, si erge come un gioiello nascosto e rappresenta un borgo ricco di arte, cultura, storia, tradizioni e bellezza paesaggistica, che promette di lasciare un’impronta indelebile nell’anima di chiunque abbia il privilegio di visitarla.

Francesca Valente