MOLISANI NEL MONDO

LA SANITÀ E LA TELEMEDICINA NEGLI OBIETTIVI DELLA CARITAS

Nonostante il Servizio Sanitario Nazionale copra l’intera popolazione, sono stati più di 12 milioni gli italiani che hanno rinunciato o rinviato almeno una prestazione sanitaria per motivi economici. (7° Rapporto di Censis e Rbm Assicurazione Salute). Attualmente si aggiungono coloro che non possono accedere alle prestazioni sanitarie:

– circa 500.000 gli immigrati senza un permesso di soggiorno che, per accedere alle prestazioni sanitarie, possono però avere il codice STP – Straniero Temporaneamente Presente – che gli permetterebbe l’accesso, almeno parziale, al SSN;

– più di 200.000 stranieri, che hanno fatto domanda di regolarizzazione: la stragrande maggioranza dei casi non ha ancora ricevuto alcuna risposta;

– circa 76.000 (65% in centri d’accoglienza straordinari – CAS) immigrati accolti in strutture d’accoglienza governative (Prefetture) e locali (Comuni), spesso ancora in fase di esame della loro posizione amministrativa: hanno diritto all’iscrizione al SSN ma, soprattutto nei CAS, i percorsi amministrativi sono incerti e frammentati;

– i minori stranieri non accompagnati, le persone vittime di tratta, accolte in specifiche strutture, ed ancora molti rom, sinti che vivono in campi di fortuna (circa 20.000), decine di migliaia di persone, italiane e straniere, presenti in insediamenti informali, ghetti, palazzi occupati;

– infine, i senza dimora (oltre 50.000), decine di migliaia di persone fragili socialmente e spesso vulnerabili dal punto di vista sanitario.

 La telemedicina come valore aggiunto

Un ambulatorio dotato di apparati di Telemedicina permette l’esecuzione degli esami diagnostici e di monitoraggio clinico senza la necessità di presenza di personale medico: le apparecchiature possono essere utilizzate da personale infermieristico, tecnico o da volontari opportunamente formati.

I dati rilevati tramite le apparecchiature elettromedicali vengono trasmessi per la refertazione ai medici specialisti che dispongono della storia clinica dei pazienti. La fruibilità degli esami diagnostici è quindi alla portata di tutti e con l’immediatezza a volte necessaria.

Inoltre, vengono ridotte le liste attesa per prestazioni di solo monitoraggio di patologie croniche. Il paziente può anche sottoporsi a una televisita da parte di un medico che è nel proprio studio, quindi lontano dal luogo dove si trova il centro CARITAS che ospita il paziente. Il medico accetta il collegamento e la televisita si svolge su un canale digitale protetto e su server dedicati e conformi alle norme GDPR.

Il medico può svolgere la visita avendo a disposizione sullo schermo tutti i dati del paziente: anagrafica, anamnesi, precedenti referti, ecc. Qualora il paziente parli una lingua diversa dall’italiano, il sistema permette di utilizzare una chat appositamente pensata per aiutare medico e paziente a intendersi, sfruttando funzionalità di traduzione.

 

Il progetto di telemedicina

La disponibilità di strumenti diagnostici collegati ad un dispositivo informatico permette di raccogliere, archiviare, gestire e trasmettere i dati del paziente, al fine di metterli a disposizione di un medico per effettuare il monitoraggio della patologia e/o permettere la refertazione a distanza. Le patologie interessate possono essere di carattere respiratorio, cardiologiche, diabetiche, e riguardare anziani soggetti a fragilità e pazienti affetti da fibrosi cistica.

Tutti i dispositivi medici (sfigmomanometro, ECG, pulsiossimetro, glucometro, spirometro, holter cardiaco e pressorio…) sono collegati mediante Bluetooth a un Tablet, che provvede a tutte le fasi del monitoraggio clinico, della televisita o della teleassistenza. Tramite il tablet è possibile caricare i dati anagrafici del paziente, caricare la sua anamnesi, raccogliere dati strumentali, dichiarare sintomi, visualizzare dati storici, trasmettere al medico competente, ecc. Nel prossimo futuro si prevede di integrare anche fonendoscopio digitale e dermatoscopio per completare la dotazione strutturale dell’ambulatorio di telemedicina. L’esecuzione della prestazione può essere effettuata da personale infermieristico, tecnico o, in alcuni casi, semplicemente da volontari che abbiano ricevuto una idonea formazione.

L’intero sistema è basato su interfacce semplici, sviluppate per l’assistenza domiciliare quindi per essere utilizzate dai pazienti stessi.

Andrea Notarpaolo, Bologna