2024 ANNO DELLA PREGHIERA

LA PREGHIERA È LA LUCE DELLA CHIESA NELL’OSCURITÀ DEL MONDO

Nel nostro mondo interconnesso l’informazione ormai (fatta qualche eccezione) arriva dappertutto: a tutti, aggiornando su tutto. Notizie sempre più preoccupanti, insidiose o peggio mortifere per il bene comune, ci piovono addosso. Ogni giorno di più come docce gelate scioccanti. La storia odierna sta attraversando una crisi epocale mai conosciuta.

Papa Francesco chiaramente, con la sua consueta attenzione ai segni dei tempi e dettagliatamente (elencando tutti i conflitti e i mali che sconvolgono il pianeta), l’ha denunciata al Corpo Diplomatico della Santa Sede nel tradizionale incontro di inizio anno: dalla guerra mondiale a pezzi si sta passando ad un conflitto mondiale. In questa occasione quanto mai propizia ha invocato la pace, “via raggiungibile attraverso il dialogo politico sociale e interreligioso, attraverso l’educazione e il pieno rispetto del diritto umano”, chiedendo a ben 184 ambasciatori un maggiore impegno della Comunità internazionale. Quale voce mondiale più autorevole, per suscitare iniziative pacifiche, in un contesto sempre più nazionalistico e bellicoso?

Le stesse religioni si stanno arroccando su sé stesse, come in India, dove c’è il diritto di cittadinanza solo per gli indù, sono diventate guerrafondaie, come frange islamiste e la Russia in Ucraina, perpetrando ogni sorta di carneficina e soppressione di diritti umani. E che dire dell’ONU stesso che ha svilito la missione iniziale di promuovere la pace e la sicurezza internazionale? Se al male assoluto della guerra dettagliato dal Papa in tante (troppe) insanguinate parti del mondo, si aggiunge la mentalità deleteria, sempre più diffusa in molti stati, di leggi eutanasiche ed abortive, il mosaico mondiale diventa ancora più fosco. La persona umana, dal concepimento alla morte, non viene considerata più nella sua altissima dignità umana e cristiana, bensì “usata” a piacimento come oggetto di poca importanza. Cosicché il male è diventato una peste che colpisce dovunque e dilaga rapidamente.

Persino nella famiglia e nella scuola baluardi secolari di sicurezza, di crescita personale e sociale! E i cristiani che denunciano tanto male e si impegnano a rispondere liberamente, con il bene della loro fede, alla costruzione di un mondo migliore, vengono perseguitati o addirittura ammazzati (mai così numerosi: ben 365 milioni i primi, 7000 i secondi, con oltre 400 chiese attaccate, secondo il rapporto Open Door). Ancor più, nelle aule scolastiche e nelle stanze ospedaliere (ne sono stata testimone e contestatrice durante un ricovero) viene tolto il Crocifisso o si discute per toglierlo, mentre a scuola si concedono tre giorni di vacanza per festeggiare il Carnevale.

Senza voler sminuire, s’intende, la sua funzione divertente di allegria collettiva legata, fra l’altro, al tempo liturgico della quaresima che lo segue e che viene ignorata. È ancora Papa Francesco, megafono del mondo nel denunciare il male per promuovere e costruire il bene, in qualità di Capo della Chiesa Universale che “sfida” una simile epidemia raccomandando un farmaco cristiano molto potente per sconfiggerla: la Preghiera.

POTENZA SOPRANNATURALE  DELLA PREGHIERA

Medicina potente e misteriosa che fa sperare contro ogni speranza: “sposta” persino le montagne cancellando le sue vie tortuose e accidentate. Gesù stesso come ai suoi discepoli ci rassicura: abbiate fede in Dio. In verità vi dico: chiunque dirà a questa montagna levati e gettati nel mare e non esiterà in cuor suo ma crederà che accadrà ciò che dice, l’otterrà. Perciò vi dico: tutto ciò che chiederete nelle vostre preghiere, credete di averlo già ottenuto, e l’otterrete. E quando state pregando, se avete qualcosa contro qualcuno perdonate, affinché anche il Padre vostro che, è nel cielo, vi perdoni i vostri falli (Mc. 11, 22-25). Una Magna Carta della Preghiera che Gesù nel Cenacolo alla fine della sua vita terrena suggella confidenzialmente sempre con loro: Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. Vi ho detto queste cose affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia perfetta (Gv. 15, 7-11).

Dettate per sempre le condizioni indispensabili per una autentica preghiera: non si può essere in comunione con l’onnipotenza paterna di Dio se umilmente non si condivide questa unione soprannaturale con Cristo Suo Figlio che a noi l’ha rivelata e che in Lui ci rende tutti fratelli. Tutti nel perdono anche a chi ci fa del male. Un “dono il per-dono” per i nemici: un dono che genera pentimento e nuova relazione pacifica. Il dono dell’amore divino fra il Padre e il Figlio  (nella potenza dello Spirito reciproco) capace di offrire ad ogni cuore orante, fiducioso e costante, che a loro si rivolge un amore non più solo umano ma elevato a divino e capace, perciò, di donare a sua volta. Un amore senza misura. È la preghiera umile e solida che suppone carità e genera speranza. La preghiera vera che ci rende “figli della luce” che ri-porteranno nel nostro povero mondo oscurato la “Luce della Vita che è Cristo Signore” (Gv. 8,12). “Camminando nella Luce ri-torniamo in comunione gli uni con gli altri e il Sangue di Gesù Figlio di Dio ci purificherà da ogni peccato” (1 Gio, 7).

Nella Luce di Cristo si diventa figli della pace, (beati i pacifici perché saranno chiamati figli di Dio Mt. 5,9), che ri-porteranno anche nel nostro povero mondo l’unica vera pace che colma ogni bisogno e desiderio umano.

Grazie Papa Francesco per aver dichiarato il 2024 appena iniziato l’Anno della Preghiera: l’Anno della centralità e continuità della preghiera in tutte le diocesi del mondo. Anno della Preghiera in preparazione al Giubileo prossimo del 2025: preghiera della speranza per il Giubileo della Speranza! Papa Francesco: “come prepararsi a questo evento così importante per la vita della chiesa se non attraverso la preghiera? Non è stata casuale la data di inizio (il 21 gennaio) nella Giornata della Parola con il suo tema: “rimanete nella mia parola”. Né tanto meno la coincidenza, solo dopo quattro giorni, della conferma celeste di questo anno speciale da parte della Regina della Pace, pellegrina fra il cielo e la terra come a riguardo la definisce Papa Francesco, nel suo messaggio mensile alla Parrocchia di Medjugorje, tramite la veggente Marija, con poche perentorie parole: “Cari figli! Questo tempo sia il tempo della Preghiera”. Questo nostro tempo così bisognoso di soccorso è davvero il tempo della Preghiera: il tempo storico della chiesa di Cristo. Approfondimenti sulle finalità e modalità di questo Provvidenziale Anno saranno oggetto di ulteriori articoli.

Rosalba Iacobucci