Toccati temi importanti come le mobilità, i flussi verso l’estero e all’interno dell’Italia, l’inverno demografico, la condizione del Sud dell’Italia, la narrazione spesso errata di quanto sta accadendo…
Le Acli del Cantone Argovia hanno vissuto una due giorni ad alta intensità avendo ospitato la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes.
All’organizzazione delle due serate hanno contribuito i circoli Acli argoviesi (Aarau, Baden, Frick, Lenzburg, Möhlin e Wohlen), quello di Liestal e il Circolo Achille Grandi di Basilea.
La presentazione del RIM a Wohlen, magistralmente condotta dal presidente delle Acli, Franco Narducci, in una sala gremitissima, è stata l’occasione per gli iscritti al circolo, e non solo, di conoscere un’opera culturale arrivata alla diciottesima edizione. Il presidente delle Acli di Argovia, Gaetano Vecchio, ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti ricordando la storia e l’attualità delle Acli nel territorio e il legame profondo tra Italia e Svizzera per quanto concerne la tradizione migratoria.
“Un’opera che parla di noi” ha detto Salvo Buttitta, Presidente del Comites di Basilea anticipando quanto hanno fatto emergere Delfina Licata, curatrice del RIM, arrivata appositamente da Roma, e l’on. Toni Ricciardi da anni co-autore dell’opera e membro della Commissione Scientifica del RIM stesso.
Dati e riflessioni sulla strutturalità della presenza italiana all’estero si sono uniti a considerazioni più centrate sulla realtà svizzera, da sempre laboratorio privilegiato per lo studio di un fenomeno complesso e variegato.
Al cospetto di un pubblico attentissimo, l’intervista-colloquio con Delfina Licata e Toni Ricciardi condotta da Franco Narducci, ha toccato gli aspetti più importanti che emergono in “un’Italia dai mille problemi e con una grave questione giovanile di cui farsi carico”.
I temi della mobilità o delle mobilità, dei flussi verso l’estero e all’interno dell’Italia, dell’inverno demografico (“sempre più soli in Italia, sempre più numerosi all’estero”) e dei suoi effetti sullo spopolamento delle aree interne, della condizione del Meridione dell’Italia, della narrazione spesso errata di quanto sta accadendo, sono riecheggiati nel serrato dibattito con i due relatori principali.
A completare il parterre la Console d’Italia a Basilea, Benedetta Romagnoli, che è andata ben oltre il saluto istituzionale. Seguendo tutto l’incontro, la Console non si è sottratta a riflettere insieme ai presenti sulle criticità che si registrano nei rapporti tra collettività e consolato e nell’erogazione dei servizi consolari, rispondendo a domande dirette con dati alla mano e soprattutto con lo spirito costruttivo che la contraddistingue, richiamando la necessità di collaborazione tra istituzione e comunità all’insegna della comprensione reciproca.
La presentazione è stata poi replicata, con la stessa intensa attenzione e partecipazione emotiva, il giorno successivo nel circolo Acli di Möhlin, dove il ruolo di moderatrice è stato affidato a Marianna Sica, coordinatrice del Gruppo GIR.
Incalzata dalla moderatrice, nonché dalle domande del pubblico, Delfina Licata ha illustrato con la consueta competenza quanto emerge dalla realtà rappresentata nel RIM 2023.
Con questa iniziativa le Acli hanno voluto riportare al centro le riflessioni, e anche le informazioni, sulla questione migratoria italiana, aggiornata all’attualità odierna. Un obiettivo sicuramente importante e lodevole.