I.C.F. AMATUZIO – PALLOTTA DI BOJANO

«TUTTI INSIEME AVVICINIAMO LA SCUOLA ALLA VITA»

L’ESTENSIONE E LA DIDATTICA TERRITORIALE

Sembrerebbe anacronistico raccontare una scuola in questo mese che ha chiuso l’anno scolastico e, quasi con privacy, ha svolto o sta svolgendo l’atto finale degli esami. Non è assolutamente così per l’Amatuzio P., cantiere straordinario di aggregazione e valorizzazione sociale di un vasto territorio dell’area interna matesina. Anche quando le sue aule scolastiche hanno chiuso, rimane aperta già solo nella considerazione che ci spinge a conoscerla e farla conoscere.

Sede centrale Bojano, plessi periferici: Campochiaro, Colle D’Anchise, San Massimo, San Polo Matese e Spinete. Scuole: cinque dell’Infanzia e della Primaria, solo due, Bojano e Spinete, di scuola secondaria di Primo Grado per un totale di 800 alunni. Come autrice di un libro sulla storia del mio paese Spinete, agli inizi di aprile, dalla professoressa referente De Tollis, vengo coinvolta direttamente a scuola con i ragazzi della media sul matrimonio secondo la tradizione locale. Argomento di ricerca figlio di un macro progetto triennale d’istituto all’interno del P.T.O.F. (acronimo del Piano Triennale offerta formativa). Porta il titolo di “Famiglia – Scuola territorio: Radici e Ali Per una Scuola Glocale”. Una didattica che si prefigge di fondere il globale con il locale “per favorire la transizione ecologica e culturale”. Insieme a tanti altri fratelli e sorelle della Scuola Madre di Bojano, viene inserito in “Una settimana nel CAOS” (acronimo di cittadinanza Attiva Obiettivo Scuola) dal 26 al 29 aprile.

Sottotitolo: “Tutti Insieme avviciniamo la scuola alla vita”. Un CAOS provvidenziale anti caotico per i tempi caotici di oggi. Un taccuino di eventi, prevalentemente di educazione all’aperto, strabiliante: ben 29 appuntamenti per la maggior parte concentrati nel territorio di Bojano e 3 nei plessi periferici. Apertura della settimana alla grande con l’attore, cantante compositore e sceneggiatore Peppe Servillo in collaborazione con l’ordine dei giornalisti del Molise nel giardino di Palazzo Colagrosso. A seguire tutto e di più. buone pratiche del fare: fare insieme (bambini, ragazzi, famiglie, cittadini, esperti, associazioni) laboratori di pittura con un esperto lungo il fiume o per scoprire la biodiversità fluviale. Fare un campionato studentesco di orienteering nel centro storico, laboratori di canti ispirati alla libertà in edifici storici.

La piazza di Bojano diventa una enorme scacchiera per una partita di scacchi per dare scacco, con la logica, il ragionamento e l’abilità di trovare nuove soluzioni, alla noia. A Bojano ancora i nonni a scuola di robotica dai nipoti della primaria, a Colle D’Anchise, invece, i nipoti a scuola dei nonni per imparare e giocare insieme ai giochi di una volta. Didattiche innovative per un “nuovo patto educativo” attraverso il quale tutta la comunità diventa scuola e va a scuola senza età. Per i bambini, i ragazzi già dai primi stadi della loro età, un esercizio consapevole e responsabile di cittadinanza attiva per aiutarli a formare liberamente la loro vita. Per renderti, commenterebbe autorevolmente Don Milani, “sovrani” della loro vita. La Dirigente Ida Cimmino ha definito questa speciale settimana scolastica “costola” del progetto generale Radici ed Ali. “Una costola” che ha rafforzato anche tutte le altre costole del nostro “torace territoriale” rendendo più vivo e pulsante per i nostri figli e nipoti il cuore della nostra bella terra Matesina. Grazie a lei, al suo numeroso staff di docenti, all’Ufficio Scolastico Regionale del Molise e all’altro Istituto cittadino di Istruzione Secondaria Superiore Lombardo Radice, alle famiglie, alle associazioni (ben 16), nonché ai comuni dei plessi che hanno dato supporto a questa straordinaria iniziativa scolastica.

Le radici e le ali del plesso di Spinete

RADICI

Nell’ambito della “Settimana nel Caos”, il turno del plesso di Spinete è stato il 27 aprile. Tema: Il Matrimonio nella tradizione popolare. Eloquentissimo il sottotitolo latino: Coniuges semper vivunt. Teatro dell’evento il vasto cortile della scuola che in un solo stabile accoglie i bambini dell’infanzia, della primaria e i ragazzi delle medie. Condizione logistica privilegiata che coinvolge verticalmente tutti e tre i cicli di scuola in un bellissimo spettacolo del matrimonio tradizionale. Favorito, tra l’altro, da un’insolita mattinata di sole. I bambini dell’infanzia cantano in dialetto la serenata ed offrono agli sposi i fiori creati da loro, quelli della primaria in corteo con le “mine” (particolari contenitori circolari di legno) portano la dote nella camera nuziale. Suggestivo lo scenario realizzato dai ragazzi della secondaria: scendendo dalle scale laterali esterne, sfilano in coppia presentando l’evolversi degli abiti sponsali dal rinascimento fino all’uso locale e ai giorni nostri.

Un bellissimo excursus storico del matrimonio, accompagnato da commenti esplicativi e dai costumi storici della Pro loco e quello locale del Gruppo Folk. Una rappresentazione giuridica della costituzione di dote (Ru duddario) davanti al notaio, una mostra fotografica d’epoca e una cucina per preparare i prodotti culinari tipici completano la rappresentazione. Nella nostra società “liquida” disorientata persino dalle insidie culturali del cancel culture e dalla crisi epocale del matrimonio e della famiglia, la scuola di Spinete con quell’avverbio latino semper ha dato una testimonianza controcorrente. La scuola rimane aperta anche d’estate e le radici continuano ad alimentare il futuro quando un ragazzo incontrandomi mi chiede il libro della storia di Spinete per leggerlo e approfondirlo.

Di recente Papa Francesco: “amate le vostre radici, non staccate l’albero dalle radici: non darà frutti…non ci sarà più linfa per dare un senso della vita ai vostri figli e nipoti”.

LE ALI

A distanza di qualche settimana, lo spettacolo nuziale viene trasferito in due appartamenti del Palazzo Tomasi (di proprietà del comune), in pieno centro storico. Qui la scuola di Spinete ospita una delegazione docente della high school Parson di Montreal. Guidata dal preside di origini molisane e accompagnato da due docenti e un sociologo originari di San Salvo (CH). Con loro alla fine della rievocazione matrimoniale si condivide anche il pranzo nuziale. Non ospiti casuali …Testimoni scolastici del “Turismo delle Radici”. Gestito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito del Progetto PNRR: è un’offerta turistica strutturata per i borghi italiani con emigrati all’estero per far conoscere loro, sopra tutto alle nuove generazioni, la terra dalle radici. La Dirigente Cimmino, attraverso un protocollo speciale per le scuole, con la scuola del preside molisano – canadese ha avviato un progetto triennale per uno scambio di conoscenze storiche e geografiche che permetta la sperimentazione del “glocale” programmato. Cosicché la locale scuola Amatuzio Pallotta “si sposa” con la globale Parson di Montreal. Partirà il prossimo anno, proclamato, fra l’altro, l’Anno delle Radici Italiane. Le molteplici, multiformi manifestazioni scolastiche attuate durante la “Settimana Nel Caos” fanno del nostro Istituto Comprensivo un promettente presidio di cultura in senso lato: difesa e promozione di tutti i valori umani, non solo intellettuali e conoscitivi, per educare i cittadini in erba ad una partecipazione pacifica attiva e creativa, della vita sociale. Un esempio virtuoso dell’Istituto Pallotta di come la scuola, tutta la scuola, può e deve diventare una fortezza di resistenza umana e sociale per superare alcune derive estreme adolescenziali e giovanili che si verificano nelle sue stesse aule.

Rosalba Iacobucci