CHIESA PARROCCHIALE RESTAURATA A GILDONE

LA BELLEZZA DELLA CHIESA CHE ACCOGLIE, COME UNA MADRE

Esulta la Santa Madre Chiesa, esulta questa Santa Chiesa di Gildone, ed un salmo recita ci sembrava di sognare”….con queste parole gioiose e  cariche di emozione il Parroco di Gildone, Padre Claudio Catucci, a nome e con il cuore di tutta la Comunità, ha accolto il Padre Arcivescovo, Mons. Giancarlo Maria Bregantini, alcuni sacerdoti della Forania di Riccia e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di un sogno. Si, un sogno!!! Come recita il Salmo citato!!! Il sogno di rivedere aperta e fruibile la Chiesa Madre di Gildone, dedicata a S. Sabino Martire, chiusa per molto tempo in attesa di poter essere messa in sicurezza e di vedere realizzati diversi interventi per ridare bellezza e solennità al luogo sacro. Diversi sono stati gli anni trascorsi, tra difficoltà, incertezze, delusioni e fatiche, ma finalmente Sabato 17 Giugno il sogno di tutta la Comunità, a partire dal Parroco, si è realizzato.

E’ stato emozionante vivere la Celebrazione Eucaristica, Presieduta dal Padre Arcivescovo, che ha iniziato la Divina Liturgia, con tutta l’assemblea, davanti alla porta chiusa della Chiesa. Suggestive le sue parole di introduzione, come suggestivo è stato il gesto di bussare con il suo pastorale e, subito dopo, spingere le ante della porta per mostrare a tutti la maestosa bellezza della chiesa che accoglie, come una madre, i suoi figli per donare loro conforto, sicurezza, forza attraverso la preghiera e i Sacramenti celebrati e vissuti. Continua Padre Claudio nel suo intervento iniziale: “la Porta centrale si apre, e appare davanti ai nostri occhi più splendente che mai, senza macchia e senza ruga, la nostra Chiesa. Ed io contemplando la bellezza di questa chiesa dico che è come la mia mamma, più la guardo e più diventa bella”; ed è proprio in questa bellezza che tutti i presenti hanno vissuto tutta la Liturgia Eucaristica, ricca di gesti, di parole, di preghiere, come il braciere posto sull’altare ancora spoglio, da dove è partito il profumo d’incenso che ha inondato tutto il luogo sacro e il cuore di ciascuno; o come le parole di incoraggiamento da parte dell’Arcivescovo, per ripartire da questo momento storico di grande profondità spirituale e riprendere il cammino di fede e di testimonianza evangelica che trova proprio in questo luogo il culmine e la fonte, il luogo dell’incontro con Dio e di una continua rinnovata Pentecoste.

Un ringraziamento accorato si è levato al termine della Celebrazione a tutti coloro che, in ogni modo, si sono impegnati tantissimo nel corso di questi anni per poter raggiungere questo meraviglioso sogno: Padre Claudio Catucci, Parroco di questa comunità da quasi due anni, che nonostante le tante difficoltà non ha mai smesso di sperare e di incitare tutti; don  Peppino Cardegna, suo predecessore, che ha avviato il percorso; l’Ufficio Tecnico diocesano con l’architetto Alberto Di Tommaso; la ditta Santopuoli Tonino che ha lavorato con grande generosità; il coraggioso Comitato che ha portato avanti l’impresa; il Consiglio pastorale, insieme al diacono Andrea Zilembo; tutto il popolo di Gildone, che ha contribuito, ha lottato, ha sofferto, ha sperato, ed oggi, con la memoria nel cuore e il futuro da costruire insieme, vive e gode la soddisfazione di questo passo storico raggiunto.

don Lorenzo Piazzolla