SOVVENIRE ALLE NECESSITÀ DELLA CHIESA

DONARE L’ANTIDOTO ALL’INDIFERENZA

Con la revisione del Concordato tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica del 1984 sono state modificate radicalmente le fonti di sostegno economico alla Chiesa Cattolica. Cessati i finanziamenti diretti, sono state introdotte due nuove forme di sostegno economico: le offerte liberali per il sostentamento del clero, deducibili dal proprio reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e la scelta per la destinazione dell’otto per mille dell’Irpef. L’8xmille e le offerte deducibili per il clero rappresentano i due pilastri di cui si compone SOVVENIRE, vale a dire il sistema che permette alla Chiesa di svolgere la sua missione. Il termine SOVVENIRE deriva dal documento del 21.03.2018 della CEI, riguardante gli indirizzi canonici e disposizioni concordatarie per sovvenire alle necessità della Chiesa, in cui viene ribadito che “i fedeli hanno il dovere di sovvenire alle necessità della Chiesa, per permetterle di disporre di quanto è necessario per il culto divino, per le opere dell’apostolato e della carità e per l’onesto sostentamento dei ministri sacri”. SOVVENIRE si avvale di una rete di referenti diocesani in tutta Italia che hanno il compito di informare e trasmettere l’importanza della corresponsabilità dei fedeli nel sostenere economicamente la Chiesa Cattolica. Ogni anno con i fondi dell’8xmille la Chiesa Cattolica sostiene più di 8000 progetti per mense, centri di ascolto e strutture caritative in tutta Italia e varie iniziative nei paesi più poveri del mondo, oltre alla riparazione degli edifici di culto e alla costruzione di nuove chiese. Da qualche anno, però, i contribuenti che hanno destinato l’8xmille alla Chiesa Cattolica sono diminuiti.

Le statistiche ci rivelano che soltanto il 50% dei cattolici praticanti destinano l’8xmille alla Chiesa Cattolica. La diminuzione è legata sostanzialmente a tre ordini di motivi: 1) Il 90% degli italiani ritiene, erroneamente, che la Chiesa Cattolica sia ricca oppure che l’8xmille sia una tassa in più da pagare o addirittura il 53% ritiene che al sostentamento della Chiesa sovviene il Vaticano, ignorando che il sostegno economico viene esclusivamente dalle comunità dei credenti sparse in tutta Italia. 2) La pandemia ha portato ad una notevole riduzione del numero dei contribuenti che firmano per la Chiesa Cattolica, passando dai circa 14.000.000 del 2019 ai 13.000.000 del 2020 fino ad arrivare ai circa 12.000.000 del 2021. Molte persone hanno destinato l’8xmille allo Stato Italiano, premiandolo, in quanto ha avuto maggiore visibilità dai mezzi di comunicazione di massa.

Nel 2020 la Chiesa Cattolica è stata in prima linea per fronteggiare le emergenze derivanti dalla pandemia. Attraverso la Caritas Italiana sono state aiutate circa 2.000.000 di persone che si sono trovate da un giorno all’altro senza più un lavoro e senza la capacità di pagare l’affitto, le bollette e di mettere il pane in tavola ai propri figli. 3) Gli scandali che hanno investito in passato la Chiesa hanno coinvolto l’intero sistema dei 34.000 preti che ogni giorno si prodigano per fare del bene. Come si è soliti dire: “l’albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce!” I progetti che ogni anno realizza la Chiesa Cattolica sono facilmente consultabili sul sito www.8xmille.it in cui viene spiegato in maniera chiara come sono stati impiegati i fondi.

Possono firmare l’8xmille alla Chiesa Cattolica anche le persone che non devono presentare la dichiarazione dei redditi, come i pensionati che, grazie ad un progetto della CEI, possono trovare i moduli dell’8xmille nella propria parrocchia senza preoccuparsi di reperirli altrove. Importantissime sono anche le offerte liberali per il sostegno dei sacerdoti, deducibili dal proprio reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef, in quanto attualmente il 40% dei fondi dell’8xmille è destinato ai sacerdoti. Se ci fossero molte più donazioni a favore dei sacerdoti, questi fondi potrebbero essere investiti di più in opere di carità. In conclusione, la rete di SOVVENIRE ha lo scopo di incrementare la comunicazione alle parrocchie e far comprendere a tutti che la comunità è sintesi di comunione, di partecipazione e di corresponsabilità in tutti i suoi aspetti al fine di poter adempiere sempre meglio alla missione che ha ricevuto da Gesù.

Giovanni Santoro Antonino Mendozzi