“ENRICO II: IL PASSAGGIO DI UN IMPERATORE E SANTO IN MOLISE”

L’anno che sta trascorrendo sarà ricordato dalla piccola comunità civile e religiosa di Campodipietra come un momento unico nel suo genere poiché segna un eccezionale traguardo: mille anni esatti dalla prima menzione del nome del paese in un documento che, pertanto, ne ha testimoniato per primo l’esistenza; il fatto in questione è legato alla discesa nella penisola italiana dell’imperatore del Sacro Romano Impero Germanico Enrico II di Sassonia, in seguito proclamato santo, nell’anno 1022. Proprio per difendere i propri interessi contro i tentativi di espansione dei Bizantini in quadro politico instabile e frammentario l’imperatore Enrico II iniziò il suo lungo viaggio diretto prima a Benevento, dove incontrò papa Benedetto VIII, e poi nella Puglia bizantina per dare avvio alle ostilità.

Tra l’1 e il 13 febbraio 1022 l’imperatore e futuro santo si ferma a Campodipietra, dove sottoscrive un “giudicato” in cui ordina di restituire a Ilario, abate di San Vincenzo al Volturno, numerose proprietà dell’abbazia usurpate da taluni signori locali; il prezioso atto venne trascritto nel Chronicon Vulturnense, dov’è possibile leggerlo ancora oggi. Di fronte a una tale ricorrenza tutte le istituzioni e le associazioni locali hanno dato vita al comitato e al progetto “1022-2022. Millenario dal passaggio di Enrico II a Campodipietra” con cui hanno allestito insieme un ricco calendario di attività culturali, con la preziosa partecipazione della Regione Molise e dell’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano.

Gli eventi hanno raggiunto il culmine nei giorni 9, 10 e 11 settembre. L’appuntamento serale del 9 settembre, intitolato “Enrico II ed il suo tempo”, ha avuto l’obiettivo di illustrare il contesto dell’attuale territorio molisano al tempo della discesa di Enrico II.

A partecipare sono stati: Rosanna Ricciardi come moderatore, Antonio Salvatore (storico e archeologo) con un intervento relativo alle condizioni di vita della popolazione dell’epoca, Mariagiovanna De Bellonia (delegata Accademia Italiana della Cucina-sezione di Campobasso) con una relazione sulla cucina medievale e le sue tracce presenti nella cucina tradizionale molisana, Mariacristina Salvatore (studiosa di costumi tradizionali e danze etnico-storiche) con un interessante focus sulle danze e gli abiti allora in voga e Vittorio Magrini (direttore del Conservatorio “L. Perosi”  di Campobasso) con un intervento finale sulla musica e gli strumenti musicali in uso nel Medioevo.

La restante parte della serata è stata allietata da un concerto a cura del Conservatorio di Campobasso. L’indomani mattina si è tenuto il secondo convegno “Enrico II: il passaggio di un imperatore e santo in Molise”, moderato da Gioele Di Renzo, a cui hanno partecipato il noto storico Franco Valente con una narrazione delle vicende precedenti alla discesa dell’imperatore e alcuni dati sul viaggio da lui compiuto; dopo di lui Antonio Salvatore ha presentato le evidenze archeologiche del territorio connesse al passaggio di Enrico II e una ricostruzione della modalità con cui sarebbe avvenuto il transito dell’esercito.

In seguito la prof.ssa Isabella Lazzarini, docente di Storia Medievale presso l’Università del Molise, si è concentrata sul testo del “giudicato” contestualizzandolo dal punto di vista giuridico e documentario; l’ultimo intervento è stato affidato a Monsignor Giancarlo Maria Bregantini essendo giunto il momento di parlare di Enrico II non più come uomo politico ma come santo, senza dimenticare anche sua moglie l’imperatrice e santa Cunegonda; la coppia imperiale era stata già ricordata dalla comunità di Campodipietra con una santa messa in loro onore lo scorso 10 luglio. Monsignor Bregantini, implicitamente riallacciandosi a quanto detto nella Celebrazione Eucaristica tenutasi a Campodipietra il 2 gennaio 2022 per aprire i festeggiamenti del millenario, ha tracciato in maniera meticolosa le biografie di Enrico e Cunegonda aprendo delle digressioni per sottolineare l’esemplarità cristiana delle loro vite, confrontata con i problemi del vissuto quotidiano delle coppie odierne. Alcuni cenni sono stati riservati anche a un argomento di stringente attualità come la riscoperta dei borghi e delle nostre tradizioni per rivelare  la bellezza della nostra identità: valori già espressi dal primo dono del Liber Sinodalis a cui Sua Eccellenza ha fatto riferimento. Attraverso questi apporti Sua Eccellenza ha esternato agli occhi della comunità di Campodipietra ancora una volta la sua vicinanza, il suo consueto desiderio di essere partecipe di quanto accade nelle parrocchie e, cosa non meno importante, la sua volontà di farsi portavoce del messaggio intrinseco di queste celebrazioni: cultura, sinergia, fratellanza, memoria. A seguito del convegno è avvenuta l’intitolazione del parco di Campodipietra a Enrico II mediante la benedizione di un’apposita targa da parte di Sua Eccellenza e del parroco Don Saverio Di Tommaso. Il programma è continuato con il corteo di circa sessanta figuranti in costume medievale al seguito dell’imperatore a cavallo (impersonato dall’attore Fabio Fulco) e la rappresentazione teatrale del “giudicato” in collaborazione con la Compagnia Teatrale “Elvira” e il gruppo “Etnodanza” dell’associazione “MoliseRadici”, per la regia di Rolando Giancola, drammaturgia di Gioele Di Renzo e costumi della Sartoria Storica “Meghy Costumes d’Epoque” di Mesagne (BR). Il giorno successivo, invece, ha visto “Sulle orme di Enrico II: Passeggiata storico-archeologica da San Giovanni in Galdo a Campodipietra”, un’attività all’aperto in cui ripercorrere l’itinerario verosimilmente effettuato dalle truppe imperiali per giungere alla sosta di Campodipietra. Le informazioni storiche ed archeologiche sono state a cura di Antonio Salvatore.

Gioele Di Renzo – A. P. S. “Il Tratturo”