RIFLESSIONI SULLA LAUDATO SÌ

La cultura ecologica …dovrebbe essere uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che diano forma ad una resistenza di fronte all’avanzare del paradigma tecnocratico” (L.S. 111). Papa Francesco

 Settimana Laudato Sì

La Settimana Laudato Sì, istituita nel 2016, sarà celebrata, con iniziative, in tutto il mondo, dal 22 al 29 maggio p.v.. “In ascolto ed in cammino insieme” il tema di quest’anno, “la sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprenda la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana” (LS 13). Nata a seguito della pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco Laudato Sì, sulla cura della casa comune, al suo sesto anniversario, propone iniziative, attività, riflessioni per promuovere i principi fondanti dell’ecologia integrale.  Stimolare una maggiore consapevolezza dell’interconnessione tra crisi ambientale, crisi umana e sociale, e proporre, nel contempo, un cammino sinodale verso una diversa ed indifferibile conversione ecologica che non sia solo “green”, ma una conversione umana integrale, che modifichi il cuore e ricrei l’alleanza tra gli abitanti della terra e la casa comune. Un’alleanza orientata verso la pace, la giustizia ed un’autentica fraternità.  La settimana Laudato Sì pone al centro delle iniziative la persona, dando una risposta al grido dei poveri. Promuovere il concetto di una nuova economia sostenibile che si preoccupi anche della custodia e della cura del creato, quale bene comune, dato in dono, deve essere un imperativo categorico, per tutti.  E’ necessario avere “un nuovo approccio ecologico, che trasformi il nostro modo di abitare il mondo, i nostri stili di vita, la nostra relazione con le risorse della Terra e, in generale, il modo di guardare all’uomo e di vivere la vita”, poiché tutto è connesso.  «Se tutto è in relazione, anche lo stato di salute delle istituzioni di una società comporta conseguenze per l’ambiente e per la qualità della vita umana… L’ecologia sociale è necessariamente istituzionale» (n. 142).

Responsabilità etica

Secondo un paradigma tecnocratico la concezione che la scienza e la tecnica possano essere risolutive rispetto le questioni ambientali ha portato squilibri tra le relazioni, oggi di tutta evidenza, in quanto non tiene conto della complessità, delle connessioni dei sistemi. Inoltre la “rapidàcion” con la quale la velocità tecnologica genera e cambia nuovi linguaggi e punti di riferimento, contrasta con la naturale lentezza dei cicli biologici e disorienta.   Peraltro, l’enciclica evidenzia la radice umana della crisi ecologica e invita a cambiare l’attuale paradigma di economia, di sviluppo globalizzato, privilegiandone una nuova visione “più sana, più umana, più sociale e più integrale” (112 L.S), non fondata sul profitto individuale, ma sulla connessione di interessi comunitari. Di conseguenza, la concezione di bene comune deve essere orientata all’assunzione di responsabilità etica, tralasciando la logica del mercato che guarda ai profitti ed è a vantaggio di pochiAvere cura del creato con piccole azioni quotidiane … anche attraverso “l’educazione capace di motivarle fino a dar forma ad uno stile di vita” (L.S’ 211). Affinché si crei “una cittadinanza ecologica” è necessario che l’educazione faccia “maturare delle abitudini”, senza limitarsi ad informare.  Questo cambiamento passa attraverso un percorso sinodale che coinvolge tutte le agenzie educative e non solo, avendo “il coraggio di investire le migliori energie con creatività e responsabilità”. Sottolinea papa Francesco sono soprattutto i più poveri a soffrire della mancanza di opportunità di crescita integrale e delle alterazioni ambientali che, peraltro, meno hanno contribuito a determinarle. La preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore sono concetti strettamente connessi ed imprescindibili, di conseguenza dobbiamo interrogarci su “che tipo di mondo desideriamo lasciare a coloro i quali verranno dopo di noi… a che scopo passiamo da questo mondo? Per quale fine siamo venuti in questa vita? Per che scopo lavoriamo e lottiamo? Perché questa terra ha bisogno di noi?” (L.S. 160) e porci in ascolto, perché non abbiamo più tempo.

Principi guida

Allora i principi guida per indirizzare scelte personali, politiche, stili di vita devono essere improntati ai criteri di giustizia e di carità che portano pace. La pratica dei principi di sostenibilità nel quotidiano riguarda “ogni persona che abita questo pianeta” (L.S.3). I temi affrontati nell’enciclica (cambiamento climatico, povertà e disuguaglianza) necessitano di una riflessione anche etica e pedagogica. L’utilizzo nell’enciclica delle parole “peccato”, “grido”, “ferita”, “male che provochiamo” indicano l’urgenza di un appello indifferibile alla cura del creato, a cui tutti siamo chiamati, cattolici e non.

Iniziative

La settimana Laudato Sì sia un tempo per costruire e consolidare “laboratori di futuro”. Lo scorso anno la Diocesi di Campobasso Bojano ha incontrato la parrocchia di San Giuseppe artigiano nella chiesetta di San Giovannello, per riflettere sulle questioni affrontate dall’Enciclica, al fine di far crescere la consapevolezza che occorre riappacificarsi con la nostra casa comune avendone cura, poiché la terra ci precede e ci succederà. Inoltre, ha partecipato alla raccolta delle firme, per la petizione Pianeta Sano persone sane, sia la parrocchia di San Giuseppe che quella di San paolo di Campobasso. Sono state raccolte 250 firme inviate ai leader mondiali presenti alla Cop. 21 di Glasgow, sui cambiamenti climatici. L’impegno individuale e collettivo unitamente ad un’alleanza educativa devono formare persone responsabili, mature, collaborative che possano tessere relazioni fraterne. Anche quest’anno la Diocesi incontrerà le Comunità parrocchiali per diffondere il messaggio pedagogico dell’enciclica. Inoltre, volge a conclusione il percorso di formazione degli animatori Laudato Sì delle parrocchie che si faranno promotori del cambio di paradigma, anche culturale, orientato ad una ecologia umana integrale.

Silvana Maglione