PERUGIA ASSISI: IN MARCIA PER LA PACE

A tutti chiedo di accrescere la preghiera per la pace e di avere il coraggio di dire e di manifestare che la pace è possibile. I leader politici per favore ascoltino la voce della gente che vuole la pace, non l’escalation del conflitto saluto e ringrazio i partecipanti alla Marcia straordinaria Perugia Assisi della pace e della fraternità che si svolge oggi…” messaggio di papa Francesco 24 aprile 2022.

La pace è possibile

Il 24 Aprile si è svolta la marcia per la pace e la fraternità Perugia Assisi, una marcia straordinaria perché organizzata contro la guerra in Ucraina: 24 i kilometri percorsi per invocare la pace. Anche quest’anno, per la Caritas diocesana di Campobasso Bojano, un appuntamento costante al quale non ha voluto rinunciare. Ancora più sentita e partecipata in quanto il percorso è stato condiviso con la comunità di San Giuliano del Sannio, molti alla prima esperienza: Francesco, Nicoletta, con il marito, Giuseppe, Giuditta, Angelico, Angy (di solo 16 anni), don Adriano  i compagni di viaggio con i quali abbiamo percorso il cammino, portando una testimonianza di contrarietà alla guerra, come la nostra carta costituzionale dichiara in maniera forte all’art. 11 “L’Italia ripudia la guerra, come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. La pace non è un’utopia. Facciamo tacere le armi e diamo spazio al dialogo, alle trattative. Sia data alla pace almeno lo stesso spazio che i media danno alla guerra. Lavorare per costruire la pace, il confronto: sarebbe già un buon inizio.

“Fermatevi! La guerra è una follia”

“Fermatevi! La guerra è una follia” l’imperativo categorico del manifesto di promozione dell’evento, che ha raccolto l’appello di Papa Francesco, ma che tanto clamore ha determinato. Sappiamo benissimo che siamo in presenza di un aggressore (la Russia) ed un aggredito (l’Ucraina), ciò nonostante le vittime determinate dalla guerra sono da ambo le parti.   A tal proposito Papa Francesco afferma: “Sentiamo tutto il peso della sofferenza della nostra famiglia umana, schiacciata dalla violenza e da tante ingiustizie”. Oltre 30 mila i partecipanti arrivati da ogni parte del Paese: adulti, bambini in monopattino, scolaresche, docenti, 156 Comuni, Province e Regioni, 53 scuole e le università italiane, 88 associazioni nazionali, 359 associazioni locali. Pochi i leader politici presenti. Numeri altissimi per chiedere lo stop alla guerra in Ucraina, tanti i giovani che fanno la differenza, una grande adesione. In testa al corteo la lunga bandiera variopinta della pace, alla quale si sono affiancati i colori dell’Ucraina, giallo ed azzurro. Giallo ed azzurro erano anche i colori dipinti sul volto di tanti. 

Incontri belli

Lungo il percorso gli incontri belli: don Luigi Ciotti, sempre presente e generoso nella testimonianza, nella vicinanza ai più deboli, e sempre pronto ad una parola ed una foto (Ricordiamo che nel mondo ci sono tante guerre; sono qui perché amo la pace”, padre Alex Zanottelli che ci ha esortato a non mollare, a resistere, resistere, resistere, (il suo messaggio rivolto alla Caritas) e tanti altri ancora. La partenza alle 9 dai giardini del Frontone, per la prima volta l’arrivo, dopo 24 kilometri, davanti alla Basilica di San Francesco. Lungo il cammino, percorso con fatica, sentivamo che “non si può restare indifferenti a quanto accade in Ucraina; la pace aveva il rumore dei nostri passi”, come affermato dal sindaco di Perugia Andrea Romizi. La moltitudine di persone presenti, ancorché mossa da diverse motivazioni per la partecipazione, aveva un identico pensiero dominante: ricostruire i legami di pace, attraverso le relazioni, il dialogo e la ricerca di soluzioni alla guerra, ingiusta, sacrilega, distruttiva, portatrice di morte e ferite difficilmente risanabili. Se la guerra genera povertà, anche la povertà genera guerra». Dice papa Francesco: “la pace si costruisce a cominciare dalle case, dalle strade, dalle botteghe, là dove artigianalmente si plasma la comunione”. Per Don Tonino Bello “la pace è alterità, dialogo, accoglienza, uguaglianza, giustizia, rispetto della dignità altrui, solidarietà, promozione umana…”. La strada per la pace è lunga ed in salita e la si paga a caro prezzo; si raggiunge con l’impegno, il coinvolgimento personale, promuovendone ogni giorno il valore, riconoscendo e rispettando l’altro. Questi sono stati i temi del confronto e della riflessione.

Alcune riflessioni sull’esperienza

Ho raccolto i pensieri che l’esperienza condivisa ha generato nei compagni di viaggio e che riporto in sintesi. 

Francesco “In questo momento storico così difficile per l’umanità aver sventolato la bandiera della Pace (nel caso specifico quella portata alla marcia era stata donata da don Tonino Bello al gruppo Pax Cristi sezione di Campobasso che l’ha, a sua volta, donata a noi) mi ha riempito d’orgoglio…”.

Nicoletta “Che forza ho sentito quando ho camminato unita con tanti altri sulle strade di Francesco, per quell’unico fine che è la Pace. Che trasformazione ho sentito nell’animo quando camminando con altri, 30 mila circa, ho condiviso il mio sogno di Pace… E anche se quel cammino non si tradurrà subito in cambiamenti concreti, senti che un piccolo seme lo hai piantato anche tu e, intanto, aspetti che fiorisca il tuo sogno di Pace”.

Don Adriano “Partecipare alla marcia straordinaria per la pace di questa primavera durante la guerra in Ucraina ha un valore molto importante per me: intanto averla condivisa con amici e parrocchiani ha subito creato un clima fraterno anticipo già di quale pace che si cercava… Non so quando finirà la guerra che tanto mi fa male soprattutto per il legame intenso e personale con tanti amici ucraini, ma di sicuro avrà fatto tanto male a tutti…”.

Giuditta “Questa è stata la mia prima marcia della Pace e averla condivisa con amici l’ha resa speciale e sicuramente meno pesante…Vedere così tante persone alla marcia mi ha fatto credere e sperare che la guerra possa terminare presto e sui volti dei bambini non ci siano più lacrime ma sorrisi…”. 

Angy “Anche se è stato un po’ faticoso mi ha fatto piacere partecipare a questa marcia della pace…”.  

Richard (Fra Angelico) “Km dopo km, chi mi ferma? Partecipare in questa indimenticabile marcia di pace con gli amici tra 30 mila persone- Gli anziani i bambini. Pensando a quel momento, all’atmosfera di letizia che traspariva da ogni volto di amico o sconosciuto mi fa ricordare il Vangelo. “Ama il prossimo come te stesso…”, ed allora “in piedi costruttori di pace” alla prossima marcia condivisa.

Silvana Maglione