Come ci insegna il libro degli Atti degli Apostoli, testo che nel tempo di Pasqua è letto in maniera semicontinua nella liturgia, vivere la fede significa in primo luogo testimonianza di vita nella prossimità e nell’annunciare la Verità. Tale azione apostolica è certamente ripresa, anzi sta al fondamento, dalla Chiesa; tante, allora, le occasioni per annunciare, nella quotidianità della vita, tale Verità ma tra queste certamente spicca l’appuntamento, tutto italiano, delle Settimane Sociali.
L’evento delle Settimane Sociali dei cattolici italiani mira, infatti, non solo a coniugare la fede con la realtà sociale ma soprattutto a ricordare a entrambi, fede e sociale, che la loro comunione è la loro piena realizzazione. In altre parole abitare una fede senza il confronto con la società in cui si vive, è un fideismo e parimenti un vivere il sociale senza una fede diviene un populismo fondamento di ogni ideologia e sopruso di potere.
Perciò, la Chiesa italiana, mediante questo evento, quest’anno giunto alla sua 49° edizione, vuole proprio riflettere e costruire una società fondata sulla giustizia, sulla verità e sul rispetto e amore reciproco. Un appuntamento fisso, allora, quello delle Settimane Sociali che guida un dialogo «vitale» tra fede e sociale.
L’edizione 49° che si celebrerà a Taranto il prossimo 21-24 ottobre avrà come titolo il Pianeta che speriamo. I Vescovi, riprendendo il magistero di Papa Francesco, intendono riflettere sulla questione ambientale e la sua tutela non tanto partendo da un puro ecologismo ma, come appunto ci ricorda Papa Francesco nella Laudato Si’ da una «ecologia integrale» attenta al creato, al Creatore e alla creatura, l’uomo. È un cammino che tutte le diocesi sono chiamate a intraprendere; dapprima mediante percorsi propri, diocesani, e da questi in un cammino comune che permette di fare sintesi e ripartire verso un nuovo stile di vita.
Anche la nostra diocesi di Sulmona-Valva intende compiere questo percorso e prepararsi a vivere in maniera del tutto speciale il prossimo evento di Taranto. Perciò la Pastorale diocesana per il lavoro e il Progetto Policoro, in collaborazione con gli altri uffici pastorali diocesani e la Caritas, hanno voluto intraprendere, accogliendo l’invito del Vescovo Michele, questo cammino di dialogo e di riflessione che lo stesso Pastore sulmonese intende intraprendere con le diverse realtà sociali diocesane e non.
A fondamento di tale dialogo l’Instrumentum Laboris, cioè quel documento preparatorio affinché stimoli la riflessione e il dialogo tra le parti, edito dalla Conferenza Episcopale Italiana e che facilmente si può acquisire dal web. Accogliendo l’invito del Vescovo, allora, vogliamo proprio intra-prendere questo cammino di ricerca e di dialogo, il giovedì sera alle ore 21, tenendo fisso, nel cuore e nella mente, che la questione sociale non è un’appendice della fede ma una concretizzazione di essa mediante la carità.