
La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (SLIM) si celebra ogni anno nella terza settimana di ottobre e rappresenta il principale appuntamento internazionale, promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana, dedicato alla promozione e diffusione della lingua italiana.
Un’occasione per celebrare lo spazio linguistico, culturale e sociale dell’italiano, riunendo una comunità di persone nel mondo legate dalla passione per la nostra lingua e, attraverso di essa, dalla vicinanza al nostro Paese.
Ogni anno il tema proposto dalla SLIM rappresenta anche il filo rosso che connette le svariate iniziative ad essa dedicate e promosse dalla rete diplomatico-consolare, dagli Istituti Italiani di Cultura, dalle scuole italiane e dai diversi Enti che nel mondo garantiscono l’esistenza e la continuità dei corsi di Lingua e Cultura italiana. Giunta alla sua XXV edizione, la SLIM 2025 ha come titolo e tema: «Italofonia: lingua oltre i confini», un aspetto della nostra lingua caro soprattutto ai parlanti italiani fuori dai confini nazionali geografici, proprio come gli oltre 8.000 studenti e studentesse dei corsi di Lingua e Cultura italiana e la comunità di emigrati in Svizzera.
Il concetto di Italofonia, infatti, indica tutte le persone e le comunità nel mondo che parlano italiano o che lo usano per comunicare, anche se non vivono in Italia.
L’espressione “lingua oltre i confini” sottolinea, invece, come l’italiano viaggi in tutto il mondo, grazie a emigrati, discendenti di italiani, studenti, appassionati di cultura e arte italiana.
Anche la Svizzera non ha fatto mancare iniziative ed eventi culturali di rilievo per celebrare la Settimana della Lingua Italiana: dalla presentazione, presso l’Università di Losanna, del volume miscellaneo «Italofonia: lingua oltre i confini», curato da Annalisa Nesi e Bruno Moretti e pubblicato, come ogni anno, dall’Accademia della Crusca; ai quattro incontri pubblici – in altrettante città svizzere – che il Forum per la lingua italiana in Svizzera ha promosso sotto il cappello «Italiano in comune. La Svizzera parla italiano». Quattro preziose occasioni che, partendo da approcci diversi, hanno affrontato il ruolo della lingua italiana nei vari settori della realtà elvetica, in primis quella scolastica e culturale. L’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo ha proposto, inoltre, un concorso rivolto agli studenti e alle studentesse di italiano L2, che – attraverso mezzi espressivi diversi – hanno esplorato il tema dell’italiano quale lingua viva nella propria quotidianità. Anche i Corsi di Lingua e Cultura italiana erogati da vari Enti nella Svizzera tedesca hanno dedicato alla SLIM diverse attività didattiche, affrontando nelle classi il tema dell’importanza dell’italiano nel mondo culturale e lavorativo svizzero.
La Svizzera rappresenta, infatti, un esempio unico di convivenza tra diverse lingue e culture. Nel contesto elvetico plurilingue – tedesco, francese, italiano e romancio – la promozione della lingua italiana assume, dunque, un ruolo fondamentale per garantire l’equilibrio culturale e sociale del Paese. L’italiano non è solo una delle lingue ufficiali, ma anche un ponte tra la Svizzera e l’Italia; un elemento identitario soprattutto per il Canton Ticino, ma anche per la nutrita ‘diaspora’ italofona che risiede oltre Gottardo.
In occasione di questa XXV edizione della SLIM – particolarmente rilevante poiché coincide con l’organizzazione della Prima Conferenza Internazionale dell’Italofonia, svoltasi a Roma il 19 novembre scorso – rinnoviamo il nostro appello al Governo italiano affinché garantisca maggiore attenzione e promozione della comunità italofona, in Svizzera e nel mondo. Il primo passo è sostenere, e non definanziare, le scuole italiane e i corsi di Lingua e Cultura italiana all’estero – oggi in estremo affanno – che rappresentano la risorsa più viva e autentica per la salvaguardia e la diffusione dell’italiano nel mondo.
Marianna Sica , di Termoli, laureata in Lettere e Scienze Storiche, vive a Basilea, dove insegna Lingua Italiana. Attiva nella comunità italiana in Svizzera, è anche coordinatrice del gruppo GIR – Giovani Italiani in Rete.



