
L’aria frizzante e pulita dell’autunno intensifica la bellezza dei panorami e invita alla contemplazione dei paesaggi che si trasformano e si colorano con sfumature calde, rendendo l’atmosfera magica e surreale.
Per questo motivo ho deciso di visitare un borgo che è rinomato per i suoi panorami e per le bellezze naturali che lo circondano.
Incastonato ai piedi delle cime maestose e selvagge delle Mainarde, a 749 metri di altitudine, Castel San Vincenzo (IS) domina la valle del Volturno e si affaccia su un incantevole lago turchese.
Il borgo attuale nasce nel 1928 dall’unione di due precedenti nuclei storici: Castellone (centro amministrativo) e San Vincenzo (legato all’artigianato).


Cosa vedere
Il centro storico è di origine medievale, caratterizzato da vicoli, viuzze in pietra e affacci panoramici. Da visitare le due chiese principali: Santo Stefano Protomartire e San Martino Vescovo. Oltre a queste, possiamo ammirare diversi palazzi storici, con portali in pietra, come il Palazzo Comunale, il Palazzo Ex Conti-Regina, il Palazzo Canone e il palazzo che ospita il Museo “Oscar Caporaso”, dedicato alla flora e fauna locale. Capocastello è il punto di confine degli antichi borghi, dove un tempo sorgeva anche un carcere borbonico.
Il cuore indiscusso di Castel San Vincenzo è il suo lago, uno specchio d’acqua artificiale perfettamente armonizzato con l’ambiente circostante. Le sue acque, di intenso color turchese-zaffiro, creano un contrasto cromatico emozionante, riflettendo le cime montuose e i boschi rigogliosi. In autunno, il paesaggio intorno al lago si accende in un fenomeno che incanta: il foliage.
Le Mainarde, parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, coperte da faggi secolari, mutano i loro colori. I versanti si trasformano in pennellate di rosso fuoco, oro bruciato e arancione intenso, che si tuffano idealmente nelle acque cristalline del lago e, specchiandosi, creano un’illusione ottica di una doppia foresta. Lungo le sponde e nei boschi circostanti, i sentieri escursionistici offrono l’occasione ideale per immergersi nella natura, tra i colori, i profumi della terra umida e il fruscio delle foglie secche sotto i piedi.
Una delle escursioni più suggestive nelle vicinanze è quella che conduce alle cascate del Volturno, dove il fiume sgorga con forza, aggiungendo un elemento di vitalità a questo scenario tranquillo. Lungo il percorso possiamo fare una pausa di preghiera nella chiesetta della Madonna delle Grazie.
Nonostante l’imponenza del suo patrimonio naturale, Castel San Vincenzo custodisce anche testimonianze storiche e artistiche di inestimabile valore.
A poca distanza dal borgo si trova l’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, uno dei siti altomedievali più importanti d’Europa.
Fondata in epoca longobarda nel 703 d.C., fu un centro culturale di primaria importanza in contatto diretto con la corte carolingia.
Nell’area archeologica gli scavi hanno riportato alla luce i resti imponenti del monastero originario e della Basilica Maggiore.
Vero tesoro di arte e fede è la Cripta di Epifanio, celebre per i suoi straordinari affreschi altomedievali risalenti al IX sec. Ammirare i colori e la narrazione figurativa di questi dipinti è un vero e proprio viaggio nel tempo.
Per gli amanti della spiritualità e dei panorami, l’Eremo di San Michele a Foce è una tappa imperdibile. Questo luogo di culto eremitico, arroccato sul fianco della montagna, offre una vista panoramica impareggiabile su tutta la Valle del Volturno e sul lago sottostante.
Tradizioni ed eventi
Numerose sono le fiere e le manifestazioni di carattere religioso e popolare. Tra le tante ricordiamo: la celebrazione di San Vincenzo Ferreri il 22 gennaio o il 5 aprile; la festa di Santo Stefano e San Domenico il 3 e 4 agosto; la fiera di San Martino l’11 novembre.
Castel San Vincenzo è un luogo accogliente dove si possono riscoprire i sapori autentici del Molise, e l’autunno è il momento ideale per gustare la cucina locale, ricca di prodotti del bosco e del territorio: formaggi freschi, arrosti di agnello e di capretto e, naturalmente, i sapori che richiamano la terra e la sua generosità.
Visitare questo borgo è un’esperienza multisensoriale ed un invito a lasciarsi incantare dal connubio perfetto tra la potenza della natura e la profondità della storia.
Francesca Valente



