60 ANNI DI SACERDOZIO DI DON DOMENICO DI FRANCO

UNA VITA DI DEDIZIONE E AMORE PER LA COMUNITÀ

Il 4 luglio 1965 – 4 luglio 2025, 60 anni di sacerdozio per Don Domenico Di Franco, di cui 45 a servizio della comunità di Petrella Tifernina. La ricorrenza è stata festeggiata con la celebrazione eucaristica officiata da S.E. Mons. Biagio Colaianni, concelebrata con i sacerdoti della Forania, e con la presenza della famiglia del sacerdote. La comunità tutta in festa, in segno di riconoscimento per l’attività sacerdotale svolta, per i progetti realizzati, per l’attenzione prestata alle diverse realtà locali. Presenti alla celebrazione anche un gruppo di scout di Melfi.

Il giovane vice parroco, Don Emmanuel Maria Wanger, ha dato il benvenuto con le seguenti parole: “In questo giorno speciale, alla presenza di Mons. Colaianni, dei confratelli della Forania, delle autorità civili e militari, della famiglia e di tutti voi, ringraziamo Dio per la vocazione sacerdotale di Don Domenico, per la sua dedizione al servizio, la sua testimonianza di amore e di fede per il Signore e la Chiesa che è stata fonte di ispirazione per tutti noi”.

Monsignor Colaianni, commentando le letture e il Vangelo, ha dichiarato: “Oggi celebriamo i 60 anni di sacerdozio di Don Domenico. Quante difficoltà ha dovuto superare questo sacerdote, nella vita personale, nella realizzazione di quanto ha fatto in parrocchia. Sicuramente ha passato notti insonni per le preoccupazioni, ma in questo suo cammino la fede lo ha guidato. La cosa che mi ha colpito, fin dalla prima volta che l’ho conosciuto, è stato il riferimento che ha sempre fatto a Dio, affidandosi a Lui. E non posso dimenticare l’amore che ha verso questa chiesa, a tutti, me compreso. Ha presentato <<le pietre che parlano>>, ma è lui che le ha fatte parlare. Se si è capaci di far parlare le pietre, se si è capaci di promuovere tante attività, è perché le azioni si poggiano su Dio, manifestando la sua profonda fede. Questo è il motivo della serenità e della gioia che lui ha e ci dimostra. Non trascuriamo il fatto che il Signore è per noi come una madre e fa tutto per la gioia dei figli, perché possano realizzarsi ed essere felici. Questo è ciò che Dio vuole per ognuno di noi, anche se c’è la fatica e c’è la difficoltà. San Paolo, nella seconda lettura (Gal 6,14-18), non lo nega. Dice che per lui l’unico vanto è la croce di Cristo, perché riconosce che quello che è diventato, quello che era, poggiava sull’aver scelto Cristo, anche sulla croce. Voleva seguire Gesù che annunciava la pace e la misericordia, facendosi lui stesso annunciatore, ma era unito a Dio. Si parla infatti delle stigmate come segno di appartenenza a Gesù Cristo, e noi tutti dobbiamo imparare ad appartenere a Gesù Cristo. Il sacerdote è colui che insegna alla comunità l’appartenenza piena, totale, assoluta a Dio. La sua famiglia è la comunità, al di là di quella di origine. Don Domenico ha dato la sua vita al servizio di questa comunità per 45 anni, e anche la comunità ha imparato ad apprezzarlo. Questa è una testimonianza che ci deve essere, perché ci deve essere un’unità e un senso di appartenenza tra la comunità e il sacerdote. Questa è l’appartenenza che Dio ci insegna, e che dovremmo mettere in atto in ogni ambito. Come ci dice il Vangelo di oggi (Lc 10,1-12.17-20), il Signore designò altri settantadue e li inviò due a due davanti a sé. I discepoli vengono mandati insieme ad annunciare il Vangelo. Ancora l’annuncio di questo Vangelo è quello della pace e per noi è il monito ad essere costruttori e annunciatori di pace. A Petrella ho riscontrato che è un paese unito, questa è la testimonianza che dobbiamo dare a tutti come cristiani. Il sacerdote è segno dell’amore di Dio per gli uomini. Rallegriamoci per l’amore di Dio e per le persone che ci ha donato. Oggi dobbiamo tutti essere grati per la vita sacerdotale di Don Domenico, ma anche per averti donato a tutti noi”.

Un pensiero di ringraziamento è arrivato anche dalla comunità parrocchiale: “Grazie per la tua dedizione, il tuo attaccamento a Petrella, a questa chiesa. Il tuo zelo per il Vangelo e per il servizio a questa parrocchia rimarranno sempre impressi in modo indelebile in tutto quello che hai saputo realizzare in tanti anni. Non solo nelle strutture e locali parrocchiali, pensati per far fronte alle esigenze delle diverse realtà parrocchiali presenti – ai giovani, agli anziani, ai bambini del catechismo, ai gruppi parrocchiali – ma rimarranno impressi soprattutto nei cuori di ognuno di noi i fondamenti di ciò che hai voluto trasmetterci: la parola spezzata, il Vangelo che si incarna in chi crede, Gesù che ci mostra il volto del Padre, e il Padre che nel Figlio rivela il suo amore per noi. Caro Don Domenico, quante parole dette, quante energie spese per diventare, insieme, cristiani nella fede, come ci dicevi sempre. Ora ci basta la tua presenza silenziosa, ma allo stesso tempo eloquente e preziosa per noi, perché è testimonianza viva di fedeltà a Dio e di speranza. Il nostro augurio per te oggi è che il Signore ti ricopra di benedizioni e ti custodisca a lungo in mezzo a noi, insieme al caro Don Emmanuel”.

Ringraziamento anche da parte del primo cittadino Alessandro Amoroso: “45 anni di sacerdozio sono stati vissuti a servizio della nostra comunità. Il suo ministero è andato ben oltre le mura della chiesa: Don Domenico è stato guida, educatore e punto di riferimento, soprattutto per i giovani. Grazie di cuore, Don Domenico, e tanti auguri da tutta la comunità”.

La celebrazione è stata resa ancora più solenne, oltre che dalla presenza di Mons. Colaianni, dal fatto che è stata celebrata all’interno della chiesa di San Giorgio Martire, altera e maestosa, dove il messaggio evangelico della misericordia e della salvezza è scolpito sulla pietra, dove ogni pellegrino ne ha potuto ammirare la bellezza e ascoltare da quelle pietre parlanti l’annuncio della salvezza. Quella bellezza che, negli anni, Don Domenico ha insegnato alla comunità, ha divulgato e voluto valorizzare.

Alla fine della celebrazione, la comunità parrocchiale di Petrella Tifernina ha donato a Don Domenico una targa con la seguente iscrizione: “A Don Domenico, un grazie di cuore per il suo prezioso servizio. Il suo impegno e la sua dedizione saranno sempre un esempio per noi”.

Dopo la celebrazione religiosa, si è svolto un momento di festa e convivialità, dove ognuno ha potuto salutare Don Domenico.

Mariateresa Di Lallo