Il 7 aprile, sin dalle prime ore del mattino, il Santuario di Castelpetroso si è trasformato in un luogo di profonda comunione tra fede e istituzioni, accogliendo i rappresentanti delle Forze Armate, di Polizia e Sicurezza per il loro Giubileo. Un evento carico di significato, promosso dalle quattro diocesi molisane – Campobasso-Bojano, Isernia-Venafro, Termoli-Larino e Trivento – che hanno voluto celebrare insieme la vicinanza spirituale e sociale con coloro che ogni giorno si pongono al servizio della collettività.
Il programma ha preso avvio alle 10:30 con l’accoglienza nel piazzale della Basilica, seguito dall’ingresso solenne dei Vescovi, accompagnati dalle autorità militari.
Alle 11:10, un momento intenso di preghiera ha preparato i cuori all’Indulgenza Plenaria, mentre alle 11:30 la celebrazione della Santa Messa ha rappresentato il vertice dell’incontro: un’occasione per rinnovare la fede e ribadire l’insostituibile ruolo delle Forze dell’Ordine nella costruzione di una società pacifica, sicura e solidale.
Nel suo appassionato messaggio, l’Arcivescovo Colaianni ha richiamato l’episodio evangelico della risurrezione di Lazzaro, invitando tutti a vivere una speranza fondata non su illusioni, ma sulla certezza della presenza viva di Cristo.
“Anche quando tutto sembra perduto, Dio non è lontano: Egli è con noi, piange con noi, cammina con noi”, ha detto, ricordando che la vera speranza nasce dalla fede e non si limita ad attendere passivamente tempi migliori. Parole speciali sono state rivolte alle donne e agli uomini in divisa:
“Voi siete custodi della speranza. Il vostro servizio, spesso silenzioso ma sempre essenziale, rappresenta un segno concreto di fiducia per i cittadini. Difendete la dignità, soccorrete chi è nel bisogno, testimoniate l’amore di Dio attraverso azioni quotidiane che costruiscono fraternità.”
Il Giubileo ha rappresentato anche un forte segno di unità tra Chiesa e Stato, accomunati dal desiderio di camminare insieme per il bene della società. “Siamo pellegrini della fede e del servizio – ha sottolineato l’Arcivescovo – e in questo cammino condiviso, Cristo è la speranza che ci sostiene.”
Infine, un riconoscimento alla fatica e al peso che talvolta accompagna chi serve: “Anche chi protegge ha bisogno di protezione. Anche chi guida ha bisogno di essere guidato. Per questo, nel vostro pellegrinaggio giubilare, affidatevi a Cristo, lasciatevi illuminare dallo Spirito Santo e affidatevi alla protezione materna della Madonna Addolorata.”
In un clima di grande raccoglimento e gratitudine, la celebrazione si è conclusa con un rinnovato impegno: essere segni visibili della speranza, in ogni gesto di servizio e in ogni scelta di umanità. “In Cristo – ha concluso l’Arcivescovo – anche la speranza umana di serenità e pace non sarà delusa.”
Cristina Forte