BORGHI MOLISANI

CARPINONE, NATURA E STORIA LUNGO I BINARI DELLA TRANSIBERIANA D’ITALIA

La sensazione di accoglienza che provo ogni volta che visito un borgo del mio Molise mi fa sentire rigenerata e riconciliata con il mondo, e gli appunti che prendo sul mio taccuino di viaggio mi fanno innamorare, riga dopo riga, dei luoghi che visito. Per me raccontarli è un gesto d’amore verso quei vicoli e quelle piazze, spesso vuote, che, attraverso il loro silenzio, raccontano l’eco di storie, persone e addii.

Il borgo di cui scrivo questo mese è Carpinone, che io ho raggiunto in auto, ma che è possibile visitare in un modo più emozionante prenotando un biglietto sulla tratta ferroviaria turistica: Sulmona-Isernia.

Carpinone è una delle stazioni in cui fa tappa la cd Transiberiana d’Italia: il treno storico che, partendo da Sulmona, percorre 128 km e arriva a Isernia, passando per 20 stazioni e offrendo scorci spettacolari su riserve naturali, paesaggi montani, valli, fiumi e boschi. Un viaggio lento a bordo di un convoglio storico, composto da carrozze d’epoca degli anni ’20 e ’30, con interni in legno e sedili in pelle, che rendono l’esperienza ancora più autentica e riportano i viaggiatori indietro nel tempo (la prenotazione dei biglietti è esclusivamente online sul sito www.ferroviedeiparchi.it). La tratta è denominata così per via del suo percorso suggestivo, che attraversa paesaggi montani e incontaminati, simili per bellezza e isolamento a quelli della famosa ferrovia Transiberiana in Russia.

Carpinone è un affascinante borgo medievale in provincia di Isernia. Il suo nome prende origine dal fiume Carpino che scorre nel territorio comunale. Oltre al patrimonio storico, il paese è celebre per le sue spettacolari cascate che attraggono visitatori da tutta Italia. Le cascate principali sono due: quella del Carpino, formata dall’incontro dei fiumi Carpino e Tura, di origine artificiale in quanto generata per scopi idroelettrici; quella dello Schioppo, situata più a monte, di formazione naturale. Quest’ultima è caratterizzata da un ambiente intimo e suggestivo ed è accessibile anche a persone con mobilità ridotta. Il FAI ha definito queste cascate uno degli spettacoli più interessanti di tutto il Molise. Negli ultimi anni, le cascate hanno visto un incremento significativo del turismo, registrando oltre mille presenze al giorno durante i periodi di punta. Il successo dell’attrazione è dovuto all’impegno dell’associazione locale “Molise in Action”, che ha lavorato per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei sentieri, installando passerelle in legno e segnaletica adeguata. Un’attività particolarmente apprezzata è il river trekking: camminata nel fiume Tura condotta da guide esperte, che consente di esplorare il territorio da una prospettiva unica. Salendo lungo il monte “Tutti i Santi” troviamo, immerse nella natura incontaminata, grotte naturali che furono rifugio di uomini primitivi e successivamente di cristiani durante le persecuzioni.

Oltre alle meraviglie naturali, il paese offre un interessante patrimonio storico e culturale: il castello Caldora, dal nome del capitano di ventura Giacomo Caldora, feudatario del borgo, domina il centro storico. L’edificio, risalente all’anno Mille, fu più volte rimaneggiato e offre una vista panoramica sulla vallata circostante. Purtroppo le condizioni di conservazione della fortezza, oggi di proprietà privata, non sono ottimali, per cui si può godere solo della visione della cinta muraria munita di tre torri circolari, in mezzo a due delle quali c’è l’ingresso al castello per mezzo di un portone ad arco sormontato da una galleria finestrata. Un tempo l’entrata era dotata di ponte levatoio. Nei pressi del maniero si trova la chiesa di Santa Maria Assunta in cielo, caratterizzata da struttura rinascimentale a tre navate, che custodisce le spoglie del patrono del paese, San Rocco di Montpellier. L’edificio sacro è dotato di un baldacchino in stile Impero e una scultura lignea della Vergine Assunta, risalente al 1700.

Percorrendo il centro storico, possiamo ammirare vicoli tortuosi, piazzette e antiche chiese che si dipanano dall’ampia scalinata adornata di piante fiorite che scende verso la piazza principale.

Tradizioni ed eventi

La manifestazione più interessante che si tiene a Carpinone è, senza dubbio, il festival internazionale del folklore. Nelle giornate dell’11 (notte bianca delle serenate) e del 12 agosto, il gruppo folk locale “Ru Maccature” organizza uno spettacolo multietnico unico: gruppi provenienti da decine di paesi dei 5 continenti si esibiscono in danze popolari nei costumi tipici. Nel pomeriggio, una festosa e coloratissima parata apre il festival, sfilando per le vie del paese fino ad arrivare sul palco, dove si celebra il momento più emozionante: il suono degli inni nazionali. La manifestazione propone momenti di interscambio culturale e integrazione tra i popoli, offrendo al numeroso pubblico, che ogni anno segue l’evento, la possibilità di conoscere usi, costumi e tradizioni del mondo.

Piatti e prodotti tipici

Il borgo offre una vasta gamma di prodotti tipici che compongono una cucina povera e molto semplice. Sulle tavole non mancano mai vini, olio extra vergine di oliva, insaccati e formaggi a chilometro zero. Tra i migliori piatti tradizionali spiccano le “taccozzelle con i fagioli”, un tipo di pasta lavorata a mano a forma di rombo che ha origine dal mondo arabo.

Carpinone è una porta aperta nel cuore del Molise, dove la natura selvaggia, le tradizioni autentiche e il fascino senza tempo rappresentano una tappa imperdibile per chi ama un turismo esperienziale, lontano dai soliti itinerari. Il periodo pasquale, che ci apprestiamo a celebrare, può essere un’ottima occasione per scoprire o rivisitare questa parte della nostra regione, ricca di storia, tradizioni e bellezze naturali.

Con questo suggerimento, auguro a tutti i lettori di Intravedere i migliori auguri per una serena Pasqua.

Francesca Valente