Ad Ortucchio il V incontro della Pastorale regionale del turismo, sport e tempo libero

Si è tenuto ad Ortucchio, Diocesi di Avezzano, mercoledì 20 aprile il quinto incontro itinerante della Pastorale regionale del turismo, sport, T.L, Pellegrinaggi e Monasteri della Conferenza Episcopale Abruzzo –Molise. 

In mattinata si è riunita, sempre nel centro fucense, la consulta di Pastorale per il turismo, sport e tempo libero coordinata dal Vescovo delegato mons. Michele Fusco, dal responsabile regionale Mario Ialenti e dal direttore diocesano e parroco di Ortucchio, padre Riziero Cerchi. All’incontro è intervenuto anche il Direttore nazionale dell’Ufficio, don Gionatan de Marco, che ha illustrato i quattro ambiti di impegno della Pastorale : Parco culturale ecclesiale, Cammini, Sport4Joy e Ora Sant’Orante e al bel Castello Piccolomini di Ortucchio.

viene il Bello. Presenti i direttori della Pastorale delle Diocesi di CEAM. 

Una volta terminata la consulta, accompagnati dal sindaco Raffaele Favoriti e dai suoi collaboratori, si è svolto un tour storico-artistico fra le bellezze del piccolo borgo, con la visita al Santuario parrocchiale di 

Nel pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Capodacqua si è tenuta la conferenza 

aperta a tutti dal titolo “ Missione della Chiesa nel turismo e nello sport”, con attenzione particolare ai sindaci, agli assessori regionali, agli enti e alle associazioni che si occupano di turismo, cultura e valorizzazione del territorio, ai dirigenti scolastici. 

Le relazioni centrali sono state a cura di don Gionatan De Marco e di Pierluigi Magistri, professore dell’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma e membro della Consulta nazionale Cei per il Turismo, Sport e Tempo Libero. Le conclusioni del convegno sono state a cura del Vescovo dei Marsi, mons. Giovanni Massaro. 

“L’evento – afferma padre Riziero Cerchi, responsabile diocesano pastorale del turismo e 

moderatore del convegno – è nato con la finalità di promuovere lo sport come crescita integrale 

della persona umana e avviare un percorso di sviluppo del “turismo conviviale” come nuova 

frontiera per la valorizzazione di un territorio, come quello marsicano, ricco di fede, di cultura, di 

arte e di tradizione”.