Abruzzo ad Assisi. Marsilio: “Francesco e Celestino V richiamano la centralità della pace, dell’umiltà e della riconciliazione”

Voglio innanzitutto porgere un saluto particolare al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Ministro Alessandro Giuli, al Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali fra Carlos Alberto Trovarelli. Al Custode del Sacro Convento di San Francesco, fra Marco Moroni, e a tutte le Autorità religiose, politiche, militari e civili qui presenti.

Un saluto a ogni pellegrino che oggi ha voluto essere presente in questo luogo di amore, pace e fratellanza, in particolare a tutti i sindaci abruzzesi e alle diverse comunità locali della mia regione che hanno scelto di essere sostegno alle istituzioni in questa importante giornata.

L’Abruzzo e l’Umbria sono terre di santi. Essere oggi protagonisti ad Assisi, per la mia Regione, l’Abruzzo, terra di Celestino V, significa unire idealmente la Porziuncola di San Francesco e Collemaggio a L’Aquila, sottolineando un vincolo simbolico e spirituale tra questi due luoghi santi. Con linguaggi e tempi diversi, entrambi hanno richiamato e richiamano sempre la centralità della pace, dell’umiltà e della riconciliazione. Essere chiamati a rappresentare l’Italia davanti al Patrono della Nazione è un onore immenso e, al tempo stesso, un riconoscimento della storia, della cultura e della fede abruzzese. Ricordiamo con gratitudine il 18 giugno 1939, quando Papa Pio XII proclamò San Francesco d’Assisi patrono principale d’Italia e istituì la tradizione che ogni anno vede una regione italiana offrire l’olio per la lampada che arde sulla tomba del Santo nella cripta della Basilica Inferiore. Quest’anno è l’Abruzzo a confermare, con emozione e responsabilità, la sua partecipazione. Il dono dell’olio non è soltanto simbolo di pace e di luce, è un segno concreto di impegno verso la tutela del patrimonio artistico e religioso della nostra nazione, un segno che dona alla comunità abruzzese prestigio e responsabilità, rafforzando lo storico legame che unisce L’Aquila e Assisi. Un legame che si inserisce naturalmente in una cornice che non è solo religiosa, ma anche culturale, identitaria e civile. Questo compito assume oggi un valore ancora più grande perché si colloca nell’anno dell’ottavo centenario del Cantico delle Creature. Un testo che, nelle sue parole semplici e potenti, continua a parlare al cuore dell’umanità intera, ricordando la fratellanza universale con il creato, la gratitudine per la vita e la speranza che nasce dall’umiltà. In un’epoca segnata da conflitti armati, instabilità politica e tensioni che scuotono ogni continente, lasciarci ispirare dalla voce profetica di Francesco significa avere il coraggio di indicare nella pace e nella riconciliazione la strada per il futuro. Assisi, oggi, può e deve essere non soltanto un luogo di memoria, ma anche un laboratorio di speranza, un faro che illumina la via da percorrere insieme come popoli e come comunità. In questo spirito, la Regione Abruzzo ha scelto di offrire olio extravergine di oliva 100% italiano, custodito in due anfore in ceramica realizzate con le tecniche artigianali tradizionali aquilane. Ad esso si aggiunge un contributo al restauro della loggetta di controfacciata della Basilica di Santa Maria degli Angeli e l’impegno per il recupero di due preziosi dipinti settecenteschi raffiguranti San Francesco e Santa Chiara. Non solo: le eccellenze enogastronomiche e artigianali dell’Abruzzo accompagneranno la nostra presenza, insieme alle mostre fotografiche e alle rievocazioni dei nostri gruppi storici, per sottolineare la continuità viva delle nostre tradizioni. Ogni gruppo che sfilerà in corteo è stato scelto per la sua valenza storico-culturale, rappresentando le province abruzzesi con autenticità: il Gruppo Storico della Città di Popoli, in provincia di Pescara; l’Associazione Laccio d’Amore di Penna Sant’Andrea, in provincia di Teramo; l’Associazione Culturale Il Mastrogiurato di Lanciano, in provincia di Chieti; il Corteo Nuziale di Scanno, in provincia dell’Aquila. Insieme, porteranno la voce viva di una Regione che custodisce memoria e fede, spirito comunitario e ospitalità. Si tratta di un investimento che lascia segni concreti e tangibili nel restauro e nella valorizzazione del nostro patrimonio, ma soprattutto un messaggio rivolto all’avvenire: quello di una Regione che intende rafforzare, con orgoglio e responsabilità, la propria presenza culturale e spirituale. Il rapporto di amicizia e collaborazione con la Regione Umbria e con la città serafica di Assisi rappresenta oggi un ponte solido fatto di valori comuni, destinato a consolidarsi negli anni. È un legame che diventa modello di ciò che significa camminare insieme, nel rispetto reciproco e nella condivisione di ciò che più ci appartiene: la fede, la cultura, l’arte e il patrimonio spirituale della nostra identità. In questo giorno, desidero che le parole e l’esempio di San Francesco — e con lui le radici storiche e spirituali del nostro Abruzzo — possano essere di ispirazione non solo per le nostre comunità, ma per l’intera nazione. Che questa giornata, consacrata dal ricordo del Cantico delle Creature a ottocento anni dalla sua nascita, diventi stimolo e spinta universale verso la pace, in un tempo fragile e incerto, in cui i venti di guerra e di divisione continuano a soffiare in ogni parte del mondo. Che da Assisi e dall’Abruzzo si levi oggi un messaggio forte, luminoso e coraggioso: quello di credere che la pace è possibile, di lavorare insieme per costruirla, e di difenderla come il più prezioso dei beni comuni.

 

Marco Marsilio

Presidente Regione Abruzzo