L’Addolorata di Castelpetroso (IS)

 

Progettato in stile neogotico da Francesco Gualandi di Bologna, il Santuario è un inno a Maria e al Molise. Interamente scolpito in pietra locale, la prima pietra viene posata il 22 settembre 1890 e la consacrazione avviene il 21 settembre del 1975. una gestazione lunga e difficile! Il Santuario sorge a pochi metri dall’antico tratturo percorso da pastori e pellegrini incastonato tra il verde dei boschi. Salendo fino alla cappella delle apparizioni si nota il significato progettuale, teso ad esaltare la sofferenza “offerente” di Maria. La pianta del tempio simboleggia un cuore trafitto da sette spade. Colpisce il visitatore il percorso che conduce al Santuario. Lungo il viale, in un cammino di riflessione due suggestivi angeli, Michele e Gabriele, sono posti al limite del parcheggio e ricordano l’attegiamento in cui deve porsi il pellegrino. Una gigantesca pietra richiama al paganesimo e al senso del sacrificio incarnatosi poi in Cristo, per portare a compimento la rivelazione. In alto spiccano tra croci, a significare la salvezza che passa attraverso la sofferenza, annunciata con le parole di Paolo all’Aeropago, che si leggono in una stele. Incontriamo poi, sul piazzale antistante, un altare, di 80 quintali in cui Giovanni Paolo II in visita al Santuario celebrò l’eucarestia il 19 marzo 1995 e dietro un bronzo raffigurante l’Assunta, dono del 50° anniversario di Sacerdozio di Mons. Ettore Di Filippo, Vescovo emerito di Campobasso-Bojano. Che tanto ha contribuito alla diffusione del messaggio mariano. Così corroborati da tanta teologia si può contemplare l’esterno del Santuario.

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