Incontro Regionale del Clero. Mons. Forte: “Dov’è Dio nella pandemia? Una questione di teodicea”.

Dov’è Dio nella pandemia? Una questione di teodicea

di

Bruno Forte

Arcivescovo di Chieti-Vasto

Intervento all’Incontro Regionale del Clero promosso dalla Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, Isola del Gran Sasso, Teramo, il 12 ottobre 2021

 

1. La domanda

Il mondo prima del CoronaVirus19 era sempre più caratterizzato da un senso di incondizionata fiducia nell’umano e nelle sue capacità di progresso all’infinito: questa convinzione si era diffusa a livello planetario, perfino nei luoghi dove sono più dure le condizioni di vita, specialmente dei poveri, grazie alla rete della “globalizzazione”, impostasi in tempi relativamente recenti e rapidi a vantaggio delle grandi agenzie di potere economico e politico, per lo più sulla base dello sfruttamento dei popoli ritenuti “dipendenti” e a scapito delle aree considerate come “scarto”. Il processo si era spesso sviluppato nel senso di una “globalizzazione dell’indifferenza”, fondata sull’egoismo e l’avidità dei poteri forti e sul mantenimento dei sistemi di dipendenza a loro favorevoli. C’era perfino chi aveva considerato lo straordinario sviluppo dei Paesi avanzati come il segno di un compimento della storia, finalmente raggiunto: così, Francis Fukuyama – politologo americano di origine giapponese – era giunto ad affermare che, «se oggi noi siamo arrivati ad un punto in cui non possiamo immaginare un mondo sostanzialmente diverso dal nostro, in cui non si vede in che modo il futuro potrebbe costituire un miglioramento essenziale rispetto al nostro ordinamento attuale, allora dobbiamo anche prendere in considerazione la possibilità che la stessa storia sia giunta alla fine». …

IL TESTO INTEGRALE IN ALLEGATO ↓