Lasciamoci interrogare dagli “Alfieri della Repubblica”

IL VOLTO GIOVANISSIMO DELLA BELLA ITALIA

Leggendo Avvenire del 12 marzo scorso, vidi le foto bellissime di due ragazzi sorridenti, di cui uno in carrozzella, che insieme ad altri 24 compagni, di età compresa fra i 9 e i 18 anni, avevano ricevuto al Quirinale dal Presidente Mattarella l’onorificenza statale di “Alfiere della Repubblica”.

Questo premio è un attestato istituito nel 2010 dal Presidente Napolitano per le benemerenze acquisite nel campo della cultura, scienza, arte, sport e volontariato da cittadini italiani non ancora maggiorenni. E’ incredibile che tutti questi campi siano rappresentati da una schiera virtuosa e unificati dall’impegno sociale del volontariato in giovane età! Spaziando nell’ambito delle varie sezioni, ci limitiamo a delineare un panorama generale.

Cultura

I libri letti o scritti da loro sono stati lo strumento attraverso il quale è stato smentito il luogo comune secondo cui  i ragazzi  non leggono e non scrivono.

Silvia, di soli 9 anni dalla provincia di Bergamo. Nel giorni più duri del lockdown è riuscita a trasmettere col telefonino ai suoi compagni di classe la lettura video registrata di alcuni capitoli di un libro a lei caro; è questa una lezione animata di letteratura a distanza. Seguono Elena tredicenne di Parma  e Michela, quindicenne di Vibo Valentia, premiate perché già scrittrici  di due romanzi a sfondo sociale. Alla domanda di una giornalista che le chiedeva in quale campo lei userebbe una ipotetica bacchetta magica, Elena risponde: “non credo nella bacchetta magica, ma nell’impegno quotidiano che anche noi ragazzi possiamo dare per migliorare il mondo”. Michela usa i libri come collante nella vita di comunità organizzando eventi, con l’aiuto dell’informatica, e coinvolgendo amici. Segue la poetessa Martina di Ascoli Piceno che ha 17 anni, con le sue poesie dedicate ai bambini disabili, ai terremotati e agli immigrati. Ancora Silvia di 13 anni dalla provincia di Bergamo, che ogni mattina và davanti alla casa di un suo compagno disabile che ha perso il padre a causa del covid-19, lascia un dono accompagnato da una lettera e gli dà un saluto mentre lui si affaccia alla finestra. Poi Davide 16 anni, autore di libri come ponti tra comunità; Riccardo, 14 anni di Macerata narratore geniale di storie scritte da lui sulla I e II guerra mondiale e Niccolò di Rovigo, 18 anni, che si è impegnato a realizzare audio libri per gli anziani e l’ambiente.

Scienza

Non sono stati da meno i ragazzi che hanno messo a disposizione dell’emergenza la loro preparazione e genialità informatica. Spicca in questa sezione Francesco, 18 anni di Frosinone: è progettista e realizzatore di strumenti innovativi volti a superare problemi sociali. Vincitore di diversi concorsi nazionali e internazional,i è uno degli “ambasciatori digitali” italiani. Giuseppe di Ruvo (BA), di 16 anni, ha costruito una stampante 3D per realizzare supporti per le visiere. Mariasole di Firenze, volontaria della croce rossa, ha ideato e realizzato un sito di informazione e sensibilizzazione anti-covid che ha raggiunto tutta l’Italia, oltre a consegnare spesa e farmaci urgenti a domicilio. Chiudiamo con Angelo 18 anni di Trani, un Angelo che ha assistito i compagni facilitandoli nell’uso degli strumenti informatici utilizzati per la DAD.

Volontariato

Il settore più rappresentato è stato quello del volontariato. Commuove Mattia, 11 anni della provincia di Venezia, che assiste il padre malato di Alzheimer, premiato come il più giovane care-giver d’Italia.

Maria Piera 16 anni di Alcamo (TP), crocerossina instancabile durante l’emergenza. Giulio di Catanzaro 18 anni, impegnato nella Caritas Parrocchiale e nel gruppo Avis. Alice 18 anni, volontaria nella pattuglia di protezione civile dell’Agesci di Piacenza. Francis 17 anni, giovane vicentino, impegnato in opere parrocchiali a favore degli anziani, poveri e dei più svantaggiati. Antonio Maria 17 anni, padovano, portatore della sindrome di Down, testimone di socialità e amicizia dell’associazione Down Dadi. Davide 11 anni di Milano e Giuseppe di Aosta 18 anni, entrambi affetti da disturbi dello spettro autistico, impegnati con successo in progetti di solidarietà con ragazzi portatori dei loro stessi disturbi, con l’aiuto delle famiglie e degli insegnanti.

Sport

Sport originale per Luisa diciottenne di Lecce che, in carrozzina, è riuscita a raggiungere primati di abilità nel pilotare i droni. Diego, ligure di 14 anni, ama la montagna e ne trasmette con impegno l’amore, nonostante le conseguenze di un incidente che lo ha costretto in carrozzina. Simone da Tarquinia (VI)  ragazzo ipovedente, pratica l’equitazione ed è testimonial dell’inclusione e della pratica sportiva per  la crescita personale e collettiva. Giulia 18 anni di Cava dei Tirreni (SA) che, per salvare l’amica più cara in un tragico incidente automobilistico, ha riportato l’amputazione di una gamba; ha partecipato persino a un concorso di Miss Italia. A chiudere è stato Roman, ragazzo rumeno sassofonista e scacchista che ha onorato l’arte musicale insieme a Ginevra di 18 anni pianista talentuosa, ambasciatrice della musica italiana nel mondo. Alessandro, vittima di bullismo, ha risposto con la danza al torto subìto. Tutti gli alfieri nazionali formano una nuova orchestra che, come ha concluso il Presidente Mattarella, è “il futuro e la speranza in un anno che rimarrà alla storia per i tragici eventi legati alla pandemia”. L’esempio di questi eroi possa essere da sprone a tutti per costruire laicamente e cristianamente la civiltà dell’amore.

Rosalba Iacobucci