Teramo-Atri. Oggi la presentazione del nuovo libro di Mons. Leuzzi

Presentazione del volume dal titolo: “Allargare gli orizzonti della carità – L’avete fatto a me” scritto dal vescovo di Teramo, mons. Lorenzo Leuzzi.
Oggi martedì 1° ottobre 2019, alle ore 18,00 presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, in Piazza della Enciclopedia Italiana, 4 a Roma, ci sarà la Presentazione del volume dal titolo “Allargare gli orizzonti della carità” curato da Lorenzo Leuzzi, con prefazione di Stefano Zamagni.

Interverranno: Giacomo Morandi, arcivescovo Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede; Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; Giorgio Marrapodi, Direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo – Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.

L’incontro sarà moderato da Giulio Cesareo, responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.
Il volume di Lorenzo Leuzzi è un saggio contenuto all’interno della Collana Ispirazioni della Libreria Editrice Vaticana.
È una risposta all’invito di papa Francesco «ad accogliere il passaggio dall’epoca del cambiamento al cambiamento d’epoca» (pag. 11).
L’Autore propone così una meditazione sull’importanza e l’urgenza di «allargare gli orizzonti della carità» (pag. 11).
Il «realismo storico di papa Francesco» (pag. 12) apre la «strada di una rinnovata diakonia della storia che la Chiesa è chiamata a donare alla società contemporanea» (pag. 12).
Una via non semplice da seguire ma decisiva per «costruire insieme ciò che san Paolo VI definiva civiltà dell’amore» (pag. 12).
“Allargare gli orizzonti della carità” non vuol dire «riverniciare il comandamento dell’amore» ma significa entrare a fondo all’interno delle dinamiche legate al cambiamento d’epoca. Il messaggio concreto racchiuso all’interno del presente volume è la speranza di supportare la società contemporanea a vivere il “cambiamento d’epoca” come dono e responsabilità.